Aumento del 10% sulle marche da bollo

marche_da_bolloDa ieri sono aumentate di circa il 10% le marche da bollo: quella da 1,81 euro è passata 2,00 Euro; quella da 14,62 euro a 16,00 Euro. L’aumento è stato deciso attraverso il decreto omnibus che ha previsto risorse destinate al rilancio dell’area industriale di Piombino, fondi per la ricostruzione in Abruzzo, interventi per l’Expo 2015 a Milano: Decreto legge n. 43 del 26 aprile 2013, convertito con modifiche in Legge 24.06.2013 n° 71, pubblicata in GU il 25.06.2013, entrata in vigore appunto ieri.

Per effetto dello scellerato inserimento in Costituzione del pareggio di bilancio, imposto da uno Stato dell’Unione Europea (la Germania: andrebbe boicottata in tutti i modi, lo diciamo da amici della Germania e dei tedeschi) all’Italia e accettato da una classe politica sconsiderata e, probabilmente, minacciata personalmente sotto pena dello svelamento di altari e altarini, l’aumento delle marche da bollo riversa in modo diretto sui cittadini l’onere di finanziare azioni che sono di competenza dello Stato o di particolari enti locali.

L’aumento di queste imposte medievali servirà a recuperare un miliardo e 200 milioni di Euro, necessari per l’avvio della ricostruzione in Abruzzo, e assicurerà un teorico trasferimento di 197 milioni di Euro all’anno alle zone dell’Abruzzo colpite dal terremoto del 6 aprile 2009, dal 2014 al 2019, necessari per riparare gli immobili danneggiati o per l’acquisto di nuove abitazioni.