Alto Calore Servizi. Le Rappresentanze sindacali denunciano: “Si toglie ai poveri per dare ai ricchi”

Alto-Calore-ServiziAvellino – Riceviamo dalle Rappresentanze sindacali dell’Alto Calore Servizi Spa e pubblichiamo la lettera, che di seguito riportiamo integralmente, inviata ai vertici dell’Azienda ma anche, per conoscenza, al Comando provinciale della Guardia di Finanza e alla Procura della Repubblica di Avellino.

“In data odierna, risulta a tutto il personale che non è stato ancora accreditato lo stipendio corrente, versato di norma il giorno 26. Questo fatto, estremamente grave, rappresenta l’ennesimo segnale di crisi finanziaria in cui versa la società, per cui si impone un doveroso intervento di salvaguardia dei diritti dei lavoratori.

Con nota 9055 del 20/06/2013 il presidente ha revocato alcuni provvedimenti di adeguamento “superminimo” e di inquadramento a livelli superiori in attesa di “verifica di compatibilità di bilancio”; dimenticandone, secondo “voci di corridoio”, un gruppo di notevole peso economico, circa 1000 euro cadauno, già presenti nella busta paga di giugno.

Ancora una volta siamo a chiedere i documenti già indicati nella nota 9331 del 26/06/2013, rimarcando che le disposizioni consegnate il 25/06/2013 nulla dicono su quanto sopra lamentato in quanto carenti, incomplete ed adottate senza la prevista trattativa sindacale, che avrebbe certamente determinato una completa ed esaustiva applicazioni dell’istituto per tutto il personael e non solo per una ristretta cerchia di fortunati lavoratori.

Questo ondivago comportamento della parte datoriale, ci impone di chiedere alle autorità in oggetto indicate, una verifica degli elementi finanziari societari che da un verso ci vengono rappresentati positivi, mentre si continua a tagliare le spettanze dei lavoratori, in una sorta di Robin Hood all’incontrario dove si toglie ai poveri per dare ai ricchi”.

(Puzo Faustino, Quatrano Renato, Preziuso Giancarlo e Tartaglia Sabino)