Cna Installazione e Impianti (Av) – Venezia: “L’efficientamento energetico contribuirà a rilanciare l’economia”

logo CNA gL’efficienza energetica, la sicurezza degli edifici e, più in generale intervento per la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e privato sono espressioni spesso abusate ma rappresentano il futuro prossimo, la scelta obbligata per fronteggiare l’emergenza economica mentre interventi strutturali sull’economia, a più lungo termine, sono pensati e poi attuati per ridare al Paese il ruolo che la crisi gli sta facendo perdere.

E per dare un contributo di concretezza la Cna Installazione e Impianti di Avellino ha organizzato, per lunedì prossimo, un convegno che consentirà a operatori del settore, ad amministratori locali e a operatori economici di confrontarsi con il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. “Non sarà una passerella istituzionale – assicura il presidente provinciale della Cna Installazione e Impianti di Avellino Francesco Venezia – ma un momento di confronto vero sui temi per i quali la nostra organizzazione, che conta centinaia di iscritti, si batte da tempo. Il recente decreto che proroga i benefici fiscali con detrazioni al 65% apre possibilità di investimenti fino a 2 miliardi di euro. E’ necessario però che il provvedimento del Governo trovi piena applicazione attraverso la collaborazione di tutti. I consumatori si dimostrano aperti verso la cultura della sostenibilità che le tecnologie possono apportare, e disponibili a investire, nonostante la crisi, laddove il ritorno economico avvenga in tempi contenuti, tra i 3 e i 5 anni. Questo significa che dal punto di vista culturale c’è molto terreno su cui lavorare”.

In Italia le piccole e piccolissime imprese del settore costruzioni, serramenti e impiantistica rappresentano il 20% del Pil. Una ripresa economica vera non può prescindere dal sostegno a questo settore, che non può passare attraverso le grandi opere pubbliche. Gli effetti di un rilancio diffuso sul territorio, anziché concentrato su obiettivi circoscritti, sarebbero di gran lunga più estesi e immediati

E’ necessario però – sottolinea Venezia – che ciascuno faccia la propria parte. E mi riferisco, oltre che alle amministrazioni locali che dovrebbero impegnarsi per stimolare e agevolare le opere di efficientamento energetico, anche agli istituti di credito, che dovrebbero avere più fiducia nelle realtà economiche nelle quali operano. In un momento di grande crisi e di scarsa liquidità, senza uno sforzo da parte delle banche, uno stimolo importante, come l’ecobonus prorogato al 31 dicembre prossimo rischia di rimanere lettera morta”.