Magnolia: “Anche i lavoratori irpini in piazza a Roma per la manifestazione del 22″

foto_Magnolia-Melchionna“I lavoratori dell’Irpinia – fa sapere Mennato Magnolia, responsabile FILCA – CISL di Avellino, saranno in piazza a Roma il giorno 22 per la grande manifestazione unitaria promossa da sindacato unitario (Cgil,Cisl e Uil) per il lavoro, lo sviluppo e la democrazia”.

“Nel quadro della mobilitazione generale e del  territorio – aggiunge – i lavoratori edili e delle costruzioni rappresenteranno una presenza forte, massiccia e militante, con pullman striscioni e bandiere; per Avellino la partenza è prevista alle ore 5 del mattino, per essere presenti al concentramento in piazza Esedra a Roma alle ore 8,30 e per poi sfilare fino a Piazza San Giovanni, dove sono previsti gli interventi dei tre Segretari Generali (Bonanni, Camusso ed Angeletti)”.

“Il solo settore dell’Edilizia in Irpinia negli ultimi quattro anni (2009/2012) ha perso seimila addetti, è ormai al collasso. I dati Cassa Edile, seppur  l’unica realtà della Campania e non solo che si appresta a chiudere il bilancio positivo, evidenziano ancora un calo del monte salari intorno al 15%. I riflessi della crisi dell’edilizia si manifestano fortemente sul settore industria delle costruzioni (legno, laterizi, manufatti e lapidei ) con massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali e possibili licenziamenti”.

“Eppure – prosegue Magnolia – tante opere che potrebbero invertire la tendenza, strategiche ed importanti per lo sviluppo del territorio e dell’intera economia Irpina, come da noi più volte denunciato, sono bloccate da anni; sono circa mille milioni di Euro, di cui fanno parte opere importanti, ed inserite anche nel Patto per lo Sviluppo ( fortemente voluto dalla CISL) come la Lioni – Grottaminarda, la Paolisi – Pianodardine, i fondi Europa PIU, ecc. )”.

“I lavoratori Irpini faranno sentire la loro forte protesta a Roma, affinché  il Governo sblocchi tutte quelle risorse per far ripartire il settore e per richiamare, nel contempo, anche le responsabilità di tutti gli altri livelli istituzionali (Regione Campania, Provincia e Comuni), perché concorrano ognuno per la propria parte a sbloccare i fondi e aprire rapidamente i cantieri, per dare lavoro ai tanti lavoratori edili disoccupati e sviluppare più complessivamente l’intera economia del territorio”.