D’Agostino risponde a Foglia: “La sua è solo polemica strumentale per dimostrare la cieca fedeltà al suo capo”

d'agostinoCredevo che la polemica strumentale aperta nei miei confronti dal consigliere regionale Pietro Foglia, che si era lasciato andare addirittura ad accuse di trasformismo, poteva essere chiusa con le spiegazioni esaustive e con i toni civili con i quali gli avevo replicato. Devo prendere atto con rammarico, invece, che il rappresentante dell’Udc cerca ad ogni costo lo scontro, e lo fa utilizzando uno stile da osteria che non fa onore alla carica che ricopre ed alla sua stessa storia personale. Non cederò alla tentazione di scendere ai livelli di volgarità cui si è fatto trascinare Foglia, il quale probabilmente deve guadagnare punti dimostrando la cieca fedeltà al suo capo. Dirò soltanto due cose in maniera chiara, netta e definitiva. La prima: l’accordo politico-programmatico con il  sindaco di Avellino è stato da me fatto  alla vigilia del ballottaggio e resta. Il consigliere regionale Foglia ed il suo partito possono decidere ciò che vogliono in casa loro, non altrove. Devo ribadire che, fino a prova contraria, Scelta Civica e Udc sono due partiti diversi, seppure con gruppi parlamentari unici. Lo stesso segretario nazionale dell’Udc, Cesa, ha sottolineato ieri che” tra Udc e Scelta Civica è in corso un chiarimento a livello nazionale, ma che intanto l’Udc va avanti per la sua strada”. Come è possibile che l’ingegner  Foglia non capisca il senso politico di quella affermazione? I chiarimenti si fanno quando i rapporti tra due soggetti, appunto, non sono chiari. Ora, mentre questa è la condizione a livello centrale e generale, il consigliere Foglia  pretende addirittura il ”pensiero unico” in periferia: e nientemeno in una periferia, come l’Irpinia, dove ci sono state appena quattro mesi fa elezioni politiche caratterizzate soprattutto dallo scontro (si vada a riguardare la rassegna stampa) tra il candidato di Scelta Civica, cioè il sottoscritto, ed il candidato dell’Udc e l’intera Udc rappresentata dal suo leader provinciale . E ciò, peraltro, senza considerare altre consolidate specificità locali che rendono allo stato improponibile – per la profonda diversità di vedute sul modo di stare in politica e sull’uso della politica – ogni forma di collaborazione tra Scelta Civica e Udc. La seconda questione. Il consigliere Foglia si avventura in insinuazioni circa presunti altri scopi che il sottoscritto dovrebbe perseguire a spiegazione dell’accordo politico-programmatico fatto con il sindaco Foti. Questo linguaggio appartiene a quella cultura del sospetto che ha inquinato la politica rendendola sempre più indigesta alla società civile. Se l’ingegner Foglia sa di scopi diversi da quelli da me sempre chiaramente e pubblicamente dichiarati  abbia il coraggio ed il buon senso di riferirli ai cittadini di questa provincia. Diversamente chieda scusa ed impari, la prossima volta, a sintonizzare meglio il pensiero con la parola“.