Regione contro cinipide castagno, delibera per recupero piante malate
Con una media annua che oscilla tra le 26 e le 28 mila tonnellate, la Campania, da sola, copre il 50% della produzione di castagne in Italia. Eppure tale primato e’ minacciato da un parassita, il cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus Yas), considerato l’insetto piu’ nocivo a livello mondiale a causa del veloce deperimento delle piante che attacca, di cui colpisce i germogli, arrestandone la crescita e riducendone la fruttificazione. Cosi’ la Regione Campania e’ intervenuta approvando una delibera, voluta dall’assessore all’Agricoltura, Daniela Nugnes, che contiene misure agronomiche destinate al recupero vegetativo e produttivo delle piante colpite. Nel testo sono redatte alcune misure per la lavorazione del terreno, per la regimentazione delle acque, per la fertilizzazione, per la pulitura e la potatura delle piante. Inoltre sono indicate le pratiche da seguire in quei castagneti attaccati dove e’ in corso il trattamento con il Torymus, un altro insetto ritenuto il nemico naturale del cinipide. ”Con la delibera – spiega Nugnes – si e’ compiuto un passo in avanti per contenere la propagazione e il danno ambientale ed economico che ha colpito il comparto in Campania”. Il documento, ha poi spiegato, risponde alle esigenze e alle priorita’ della filiera e delle istituzioni locali, ed ”e’ stato elaborato dalla struttura tecnica dell’Assessorato con il supporto scientifico dei centri di ricerca competenti con cui la Regione e’ convenzionata ed e’ stato condiviso con le organizzazioni professionali agricole e con le associazioni dei produttori”.