Todisco: “votiamo Foti, diamo un senso alla nostra storia”

Francesco TodiscoIn vista dell’imminente chiusura della campagna elettorale che deciderà chi sarà il nuovo sindaco di Avellino, Francesco Todisco, con un comunicato, lancia un ultimo appello.

“Ci appelliamo a coloro che hanno votato la sinistra fuori dal PD, ai compagni dubbiosi, ai tanti che affrontano con qualche sconcerto il ballottaggio di domenica, perché esprimano un voto chiaro ed univoco. C’è della vero nell’immagine che la partita non si stia giocando su un’alternativa chiara tra destra e sinistra,ma tra due moderatismi, uno coagulato dal PD, l’altro dall’UdC. Ma questo non legittima alcuna equidistanza, o, peggio ancora, la rinunzia a contribuire col proprio voto a rendere più chiaro il senso di una scelta.

“Non ci convince  – prosegue – l’idea che Avellino abbia perso l’occasione di voltar pagina, che tutto cambia perché tutto possa restare come era. Questo giudizio fotografa unicamente la difficoltà antica, nella nostra città, ad affermarsi di una profonda svolta sulle cose da fare, sul rinnovamento del ceto politico e nei modi dell’amministrare. Ma è un quadro del tutto parziale. Avellino ha già voltato pagina: si tratta adesso di scegliere assieme cosa scrivere in quella bianca che si è squadernata“.

“Noi  – ci tiene a precisare – abbiamo contrastato in maniera netta la deriva clientelare della giunta Galasso, e poi abbiamo espresso un forte distinguo dalle scelte del nostro partito sulle liste e le alleanze. Dovremmo essere quelli più dubbiosi. E invece siamo convinti che il 9 di giugno possa rappresentare l’avvio di un diverso cammino”.

“Non ci sono due candidati che si equivalgono. E’ del tutto falso che chiunque vinca o perda sarà solo la personale sensibilità del Sindaco eletto ad imprimere il “carattere” dell’azione amministratrice della prossima giunta. Certo, il centro-sinistra che Foti interpreta, appare appesantito da quel “continuismo” rispetto ad un modo antico di fare politica nel Meridione a cui danno il nome di “moderatismo”. E questo moderatismo, profuso a piene mani,sta diventando una nebbia in cui tutti gatti appaiono bigi, impedendoci di individuare quali siano gli interessi veri che ciascun candidato rappresenta e di cogliere quanto diversi siano tra di loro”.

“Ciò malgrado Foti non è “il meno peggio”, il candidato da votare, turandosi il naso: Foti è il meglio in campo. Sarà un ottimo Sindaco e segnerà una fase di rinnovamento della vita amministrativa in città se chiaro e forte, questo sarà il mandato che avrà ricevuto dagli elettori. Foti è oggi il PD; e il PD è e resta il più grande “contenitore di energie democratiche” a disposizione della società italiana; e nessuno che creda nella necessità di un cambiamento in avanti, per quanto lontano si collochi dal PD stesso, può prescindere dal suo apporto”.

“Il suo avversario, al contrario, è e resta, al di là delle sue personali intenzioni, il candidato di quel centro-destra che amministra la Regione Campania ed ha, sino ad ieri governato la Provincia. E’ la continuità diretta con il passato recente di questa città. E’ anche espressione di un “sistema” in questi anni scientificamente costruito attraverso l’occupazione delle aziende pubbliche da parte dell’alleanza PdL-UdC. Non si spiega altrimenti come dalla quasi irrilevanza nel voto politico di tre mesi fa l’UdC pervenga oggi al ballottaggio. Esso vi ha impegnato per interoil suo peso, come è stato chiaro sin dalla formazione delle liste. Oggi gli manca solo il tassello del controllo del Comune di Avellino per completare il quadro di un potere assoluto e condizionante, una cappa su Avellino e sull’Irpinia. Non è la riedizione di un vecchio sistema di potere, come da più parti si pensa, ma di uno in gran parte inedito, che rischia di far rimpiangere persino quello del passato … “.

“Il voto per Foti – conclude Todisco – dato dall’intera sinistra, è la condizione elementare per non essere ricacciati indietro, fosse anche solo per tenere aperta la possibilità di un cammino diverso”.