Confindustria – Monti: se l’Italia avesse investito avremmo 6 punti in più di PIL

Confindustria (1)“Export: strumenti e strategie per le PMI”, questo il titolo del convegno di Confindustria Avellino che si è appena concluso presso la sede di Confindustria nella sala Umberto Agnelli. Il presidente Sabino Basso, per l’occasione, ha ospitato il presidente dell’Istituto per il Commercio Estero (ICE), Riccardo Monti, che ha presentato il nuovo piano nazionale strategico per il periodo 2013 – 2015.

Il Piano ICE identifica alcune delle azioni strategiche fondamentali per raggiungere l’obiettivo di portare l’export a oltre 600 miliardi entro l’anno 2015. Tali stime sono confermate dal sistema Italia che si conferma tra i Paesi esportatori che meglio difende le proprie quote di mercato anche grazie ad un crescente miglioramento qualitativo delle proprie produzioni. L’export italiano potrà generare, entro i prossimi 3 anni, 150 miliardi di euro di valore aggiuntivo, superando la quota di 600 miliardi di euro, tra beni e servizi.

Grazie ad una collaborazione tra l’Istituto per il Commercio estero, la Confindustria e il Ministero per lo Sviluppo Economico, sono stati individuati diversi strumenti dedicati principalmente alle Piccole e Medie Imprese per avviare una decisa presenza sui mercati esteri.

“Obiettivo del seminario è quello – nelle parole dello stesso presidente Sabino Basso – di aumentare la presenza delle eccellenze produttive irpine sui mercati internazionali, aumentando in questo modo, la capacità produttiva e competitiva dell’intero sistema produttivo regionale. Il seminario – ha detto inoltre – forse cade con un po’ di ritardo rispetto al momento di crisi attuale ma è necessario allargare la base delle imprese che operano sui mercati esteri e favorire quelle già presenti, fornendo loro anche la conoscenza approfondita di servizi e strumenti per consolidare ed ampliare il proprio business.Confindustria (2)

A tal proposito, l’intervento di Alfredo Salernitano, rappresentante del Banco di Napoli, è stato particolarmente illuminante circa gli strumenti per operare con l’estero. “Nei momenti di crisi  - ha precisato Salernitano – sono necessarie soluzioni. Noi offriamo consulenza e prossimità, questo il nostro impegno per gli imprenditori. L’intervento di Salernitano si è concluso con una carrellata di “buoni” consigli per gli imprenditori meno navigati e con tante soluzioni per lo start up.

Molti gli strumenti messi in campo da Confindustria Avellino, uno di questi è Antonio Petruzzo, stagista che ha puntualizzato come “l’internazionalizzazione può dare vita e nuove opportunità per le nostre imprese”. Abbiamo una scarsa propensione estera  - ha concluso – e ciò non è cosa buona. Il vero problema è il nanismo delle imprese. Per i prossimi mesi resterò disponibile per avviare percorsi di crescita con chi vorrà”.

L’intervento di Riccardo Monti, ha chiarito come sia la “prossimità” il primo fattore che fa prevedere la capacità di esportare di una nazione: per questo il sud  - ha precisato – è più svantaggiato rispetto al nord e rispetto ad altre nazioni del nord Europa. “Il territorio irpino – ha aggiunto – è un grande territorio, un territorio potenziale che può e deve crescere. In Italia purtroppo i governi non hanno favorito l’industria. La promozione è stata scarsa. L’Italia è un paese che da venti anni non fa marketing. Se avesse attratto investimenti esteri  - ha concluso – avremmo ora sei punti in più di Prodotto Interno Lordo”.