Ballottaggio Avellino – Ecco le ragioni che porterebbero all’accordo tra Udc e Pdl

pdl-udcPierferdinando Casini avrebbe telefonato direttamente a Ciriaco De Mita per persuaderlo ad un apparentamento con il Popolo della Libertà al comune di Avellino. Rimarcare una divisione in Irpinia – avrebbe detto l’ex presidente della Camera – non agevola la ricomposizione dell’accordo in Regione. Con le dimissioni di Giuseppe De Mita, dopo essere stato eletto deputato, la rappresentanza centrista a Palazzo Santa Lucia è stata dimezzata, anche se sono state rafforzate le deleghe dell’altro assessore in quota Udc, Pasquale Sommese. Questo ha provocato, nei giorni scorsi, l’autosospensione dei cinque consiglieri regionali dell’Udc che hanno richiesto un intervento dei vertici nazionali del proprio partito. Così Casini sembra che abbia contattato direttamente il governatore Caldoro a cui ha chiesto di ristabilire gli accordi originari, cosa che il presidente della giunta sarebbe disponibile a valutare a patto che sia ristabilito un accordo a tutti i livelli tra Udc e Pdl, e quindi anche al comune di Avellino. Inoltre, la richiesta di ricomposizione dell’accordo con il Pdl, sembrerebbe in sintonia con un percorso nazionale che vede un concreto avvicinamento tra Casini ed Alfano in una ipotesi di una lista comune, sotto le insegne del Ppe, alle prossime elezioni europee. In casa Udc si guarda al dopo Monti, anche perchè l’esperienza elettorale delle politiche, che ha visto drasticamente ridimensionato il peso dello scudocrociato a vantaggio di Scelta Civica, ha minato i rapporti tra le due forze. Casini immagina di rientrare in gioco nell’area politica a lui affine, ovvero il polo moderato che in questi anni si è ritrovato intorno alla leadership di Berlusconi. Infatti, nonostante le differenze degli scorsi anni, la nuova versione del Cavaliere statista, responsabile e leale verso il governo di larghe intese, sembra che abbia convinto il leader dell’Udc a riaprire seriamente il dialogo con Alfano. In questa logica, Avellino, forse unica città in Italia dove al ballottaggio è arrivato un candidato sindaco dell’Udc, è diventata inevitabilmente simbolo del percorso di avvicinamento tra Casini e il partito di Berlusconi. Il capoluogo irpino, ancora una volta, si conferma laboratorio politico nazionale, e questo può bastare anche giustificare il venir meno dell’annuncio, in cui rinunciava agli apparentamenti, fatto nei giorni scorsi da Costantino Preziosi.