“Dobbiamo ripensare il sistema di sicurezza a Avellino, perché nella nostra città negli ultimi anni non sono aumentati i reati e le violenze, ma i bisogni sociali”. E’ questa l’opinione di Pasquale Anzalone, esponente di Centro Democratico, che aggiunge: “La sicurezza non può essere garantita solo dal ruolo fondamentale delle forze di polizia, ma si conquista anche con una rete sociale che funziona, un tessuto urbano a misura di persona e di bambino, con la prevenzione e con la presenza capillare di strutture sociosanitarie come le Case del welfare che forniscono risposte al disagio”.
“Per liberare Avellino dalle fragilità sociali – spiega – che possono generare insicurezza, dobbiamo costruire una rete di prevenzione e soccorso sociosanitario che veda in prima linea, da protagonisti, i medici di famiglia. I loro studi professionali possono essere i presidi di questo sistema di sicurezza a 360 gradi.

Per realizzare questo nuovo sistema di sicurezza sociale, il Comune deve però valorizzare il ruolo dei medici di famiglia. E non lasciarli soli ad affrontare situazioni e problemi anche molto gravi, come invece è avvenuto negli ultimi anni. Il Comune deve essere un loro alleato per rispondere a bisogni che spesso non sono solo sanitari, ma anche sociali. Insieme si può costruire un sistema dove i cittadini di Avellino si sentano al sicuro non solo dalla delinquenza, ma anche dal rischio di trovarsi malati a casa”, conclude Anzalone.

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