Liceo Colletta – Tre studenti irpini alle Olimpiadi di latino e greco

scuolaLe Olimpiadi di Lingue e Civiltà Classiche, nate nell’ambito del programma per la Promozione della cultura classica, vengono bandite, ogni anno, dalla Direzione Generale per gli  Ordinamenti scolastici del Miur, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Sono rivolte agli studenti vincitori di certamina di latino e greco e ricevono il supporto scientifico del Comitato Istituzionale dei Garanti per la Promozione della Cultura  Classica, del quale fanno parte studiosi quali Luciano Canfora, Paolo Fedeli, Gin Biagio Conte, Ugo Cardinale, Franco Montanari, Giovanni Polara.
Le Olimpiadi hanno lo scopo di potenziare e valorizzare le  eccellenze degli studenti nell’ambito delle lingue e delle civiltà  classiche. Quest’anno numerose sono le iniziative rivolte ai partecipanti a cura del Ministero dell’ istruzione e del Ministero dei Beni Culturali;  RaiScuola realizzerà un filmato sulla manifestazione e l’Associazione Italiana Editori (AIE) offrirà a 15 studenti un viaggio-premio a Roma.
Ancora una volta il Liceo Classico Colletta si colloca all’avanguardia didattica e metodologica, anche proponendo la valorizzazione delle eccellenze attraverso la partecipazione a competizioni di carattere nazione ed internazionale, come i “certamina” di lingue antiche. Infatti partecipano tre giovani avellinesi, tutti e tre alunni del Liceo Classico P. Colletta: Mattia Bellino Borgese della classe II F, vincitore del Certamen Vergilianum di Nocera, Francesca Crescitelli, vincitrice del Certamen Vergilianum, Exemplaria Graeca, del Liceo Garibaldi di Napoli e Marco Roca, vincitore del Certamen Classicum Hirpinum, sezione speciale, entrambi alunni della classe III E (insegnante Simonetta Fontana).
Oggi (29 maggio) nel Convitto Nazionale di Napoli si è svolta la prova di traduzione; i ragazzi partecipavano alla sezione di greco ( Francesca Crescitelli e Mattia Bellino Borgese) e di latino (Marco Roca). La prova è consistita in una traduzione dall’Aiace di Sofocle e dal De Rerum Natura di Lucrezio, accompagnate da un commento. Gli alunni hanno riferito che i brani scelti erano piuttosto complessi e che il livello dei partecipanti, provenienti da tutta Italia, era sicuramente elevato.
“Attualmente la situazione in cui calare l’insegnamento delle lingue antiche – spiega l’insegnante Simonetta Fontana – obbliga ad un profondo rinnovamento dei i modelli ricevuti dal passato. Anche quello che può sembrare un sapere definito, quale la conoscenza del latino e del greco, hanno subito delle trasformazioni dovute a mutamenti di finalità, prospettiva. E’ fuori di dubbio che le lingue classiche sul piano storico-culturale costituiscono la voce di concezioni del mondo e di realizzazioni umane che hanno lasciato tracce profonde sul cammino della civiltà non solo occidentale. E’ proprio su questa base che si dovrebbe pensare a rivitalizzarle nei nuovi scenari educativi che oggi ci vengono richiesti”.