House Hospital: “Basta con i ritardi nell’applicazione della legge 38″

cura-del-doloreIntollerabili i ritardi nell’applicazione in Campania della Legge 38 del 2010, la normativa che sancisce e regola l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. Questo il grido d’allarme lanciato dalla dottoressa Rosa Vitiello, presidente dell’Associazione di volontariato House Hospital onlus, da sempre in prima linea per la difesa e la salvaguardia dei diritti degli ammalati.

Le ultime ricerche su tale argomento hanno confermato i ritardi in Campania nell’applicazione della Legge 38, che fornisce indicazioni su terapie e modalità per combattere il dolore, quest’ultimo equiparato a una vera e propria malattia e quindi meritevole di trattamenti specifici. Tali ritardi incidono negativamente sulla qualità della vita del paziente, causando ulteriori danni psico-fisici, oltre a causare perdita di produttività e un rialzo dei costi per il sistema sanitario.

Pertanto, l’Associazione House Hospital si fa promotrice di una nuova campagna di sensibilizzazione sulla corretta ed estesa applicazione in Campania della Legge 38.

“Il nostro intento – ha voluto precisare la dottoressa Vitiello – è quello di sollecitare il presidente della Regione, l’onorevole Stefano Caldoro, affinché in Campania non si registrino altri ritardi nell’applicazione della Legge n. 38 del 2010 per le cure palliative, la terapia del dolore e l’assistenza domiciliare. La prima iniziativa che intendiamo promuovere riguarda la realizzazione di un piano di comunicazione che preveda lo svolgimento su tutto il territorio regionale di convegni, eventi formativi, spettacoli in luoghi di cura, trasmissioni radiofoniche e televisive, spot dedicati, incontri di sensibilizzazione presso scuole, oltre alla realizzazione di pubblicazioni scientifiche, alla distribuzione di questionari di rilevazione del dolore e del sollievo, e l’allestimento di stand informativi nelle piazze da parte delle associazioni di volontariato. Tutto ciò – ha voluto sottolineare la presidente di House Hospital – dovrà essere realizzato con un’intesa tra Regione Campania, strutture sanitarie territoriali e associazioni di volontariato, tra cui House Hospital, Ecpc, Favo, Antea e Aimac. Difatti, il volontariato in cure palliative rappresenta una grande risorsa che va assolutamente valorizzata, in quanto può costituire un modello di welfare sussidiario su cui scommettere. Il mio personale impegno – ha concluso la dottoressa Vitiello – sarà poi rivolto soprattutto nei confronti dei bambini e delle delicatissime situazioni che sono costrette ad affrontare le loro famiglie, promuovendo e sostenendo una capillare e funzionale rete per le cure palliative pediatriche.