Comunali Avellino – Sergio Trezza: “In caso di ballottaggio decideremo poi cosa fare”

sergio trezzaSergio Trezza, aspirante sindaco della città capoluogo con la lista Movimento per Avellino, sarà mercoledì alle ore 19.00 a Parco Castagno dove incontrerà la cittadinanza locale. E poi, nella giornata di  giovedì 23 maggio alle ore 11.00, terrà una conferenza stampa presso la sede del movimento.

Ai mezzi di informazione fa una sintesi del suo programma elettorale e dei suoi propositi per la città di Avellino.

Quali i punti principali del suo programma?

Resta per noi alta l’attenzione verso le Politiche Sociali. Dobbiamo aiutare le famiglie bisognose con la regolamentazione del contributo che sarà assegnato seguendo parametri verificati senza favoritismi. Occhio, poi, ai ragazzi con lAttuazione del Forum dei giovani che permetta loro di esprimersi con idee e progetti finanziati dall’Unione Europea.
E’ necessario poi consentire a tutti i cittadini di poter accedere ai servizi dell’era digitale, senza le limitazioni  derivanti  da  condizione  sociale, economica  o  territoriale.  Avviando
un progetto  per  la  copertura  wi-fi  del  territorio  comunale.

Non sarà da meno l’attenzione verso l’Edilizia dando un incentivo ai costruttori per l’abbattimento degli immobili senza invadere cosi i suoli agricoli.  Altro nodo importante la questione rifiuti. Fuori la gestione da Irpinia Ambiente bisogna dare il tutto in affidamento al CDR. La Tarsu deve essere rivista. La tassa sui rifiuti va pagata secondo le quantità di immondizia realmente prodotta da ogni famiglia. Bisogna inoltre rilanciare il commercio con manifestazioni che richiamino gente, ma dando spazio anche ai nostri prodotti enogastronomici.

In caso di ballottaggio come intendete muovervi?

Noi siamo liberi siamo senza padroni alle spalle. Non siamo legati da simboli di partito. In caso di ballottaggio decideremo con i candidati della lista cosa fare. E’ prematuro fare ora delle ipotesi.

Un bilancio di questa campagna elettorale?

Per me è stata una campagna elettorale arida di contenuti e di confronti veri. Solo slogan e progetti visti e rivisti. Pochi fatti solo tante promesse. La gente è stanca vuole progetti seri e concreti.

In caso di vittoria che tipo di città sarà Avellino?

Io ho un sogno, il mio gruppo ha un sogno, ed ancor più, un’autentica speranza, quella che questa città si elevi dalle macerie in cui versa e torni a recitare il ruolo di città capoluogo che gli compete. Spero che quest’anno gli avellinesi dicano basta al clientelismo politico, contestino chi gli formula le solite promesse elettorali, dicano no a quei partiti che prima di devastare materialmente Avellino hanno distrutto nei decenni la coscienza delle persone e cancellato il futuro di nuove generazioni.

Il momento storico è importante per invertire il declino, occorre però avere coraggio ed esprimere un voto, al di là degli schieramenti, in favore di chi negli anni ha dimostrato di tenere ad Avellino con proposte, iniziative e pratiche comunali e sociali. Gli avellinesi non possono demoralizzarsi ma devono riscattare quell’orgoglio irpino che nel tempo è andato perdendosi, o adesso o mai più. Avellino deve ritrovarsi protagonista della promozione delle eccellenze di questa provincia, deve ritornare ad essere isola felice per le famiglie, Avellino deve difendere quelle piccole imprese che negli anni si sono affermate sulla scena nazionale, Avellino deve ritrovarsi attorno ad una idea di Città e non di paese. Avellino ha bisogno di momenti di esaltazione della sua cultura, ha bisogno di congiungere le periferie al centro Città, ma soprattutto ha bisogno di sentirsi viva e non abbandonata dai giovani che, a causa del lavoro scappano via. Avellino ha bisogno di servizi che funzionino sempre e per tutti, senza la necessità di rivolgersi ad un amico assessore.