Consorzio A4 – La battaglia finisce davanti al presidente della Repubblica

f1a - Giorgio NapolitanoLa storia annosa del Consorzio Pubblico dei Servizi Sociali A4 approda in Tribunale ma non solo. Il procuratore legale dell’Ambito territoriale A4, Lorenzo Mazzeo ha interessato anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il grido, in sintesi, è: giù le mani dal Consorzio pubblico dei servizi sociali A4. Perché mandare all’aria una esperienza “virtuosa”?

Un botta e risposta infinito, richieste di incontri – alcuni disattesi  -, risposte e soprattutto decisioni che non trovano la totale condivisione e non soddisfano chi continua a sollevare in alto gli scudi affinché il Consorzio A4 non venga svuotato delle sue funzioni; affinché gli operatori possano continuare a mettersi al servizio della comunità.

Del resto, “i progetti sono stati presentati e sono targati efficienza” (‘Home Care Premium 2013/2014’ finanziato al Consorzio A4 dall’Inps ex gestione Inpdap per un importo di oltre 600mila euro. Con tale  iniziativa potranno ricevere prestazioni socio assistenziali dipendenti e pensionati pubblici, i loro coniugi conviventi e i loro familiari di primo grado, non auto sufficienti, residenti in uno dei 15 Comuni consorziati. Diversamente non potrà accadere – per i residenti del Comune di Avellino perché l’Ente non ha presentato il progetto”.

Sono proprio i primi cittadini a continuare a mettere il dito nella piaga e a far emergere i ‘non ci sto’. Si tratta dei sindaci  – di Cervinara (Filuccio Tangredi); di Roccabascerana (Saverio Russo); di Tufo (Fabio Grassi); di Prata Principato Ultra (Gaetano Tenneriello); di San Martino Valle Caudina (Pasquale Ricci); di Petruro Irpino (assessore Rino Carantro); di Rotondi (Domenico Landi); e ancora di Altavilla Irpina;  Capriglia Irpina; Roccabascerana; Grottolella; Pietrastornina; Chianche; Torrioni; Petruro Irpino. Ma non sono solo primi inquilini di Palazzi di città: a dire la sua c’è anche  il manager dell’Asl Av1, Sergio Florio che proprio non riesce ad ingoiare un rospo avvelenato. Si chiama “Avellino, asse pigliatutto”. La questione che ha fatto andare su tutte le furie sindaci, manager Asl, e chiaramente Raffaele D’Elia (direttore Consorzio A4); Antonio Spiniello (presidente Cda); Saverio Russo (presidente assemblea dei soci) è proprio l’incontro  mai ottenuto avente ad oggetto la richiesta di revoca in via di autotutela.

All’ordine del giorno del confronto “mai convocato dal commissario prefettizio”? Approvazione del regolamento di funzionamento del coordinamento istituzionale; nomina del presidente e del vice presidente del coordinamento istituzionale; approvazione del regolamento del gruppo tecnico di piano; individuazione della forma giuridica per la gestione associata del nuovo Ambito A04.

“… nonostante l’urgenza di rendere formalmente operativo il nuovo Ambito A04 ex dgr n. 320/2012 dal mese di novembre 2012 ad oggi sono state convocate dal Comune di Avellino solo n. 3 riunioni tra i rappresentanti degli enti del nuovo ambito; i 15 sindaci dell’ex Ats A4 e il direttore generale dell’Asl Avellino hanno richiesto al commissario straordinario del Comune di Avellino la convocazione urgente della riunione degli enti del nuovo Ats A04 al fine di fare chiarezza circa l’impasse amministrativo creatosi”.

“I rappresentanti degli Enti presenti alla riunione del 20 dicembre 2012 – si legge nella documentazione -  hanno espresso la volontà di individuare il Consorzio ex art. 31 del decreto legislativo 267/00 quale forma giuridica di gestione associata del nuovo Ambito. Nel corso della riunione, Avellino è stato individuato quale Comune capofila ma, esclusivamente, per un periodo transitorio, vale a dire fino all’avvio dell’operatività di detto Consorzio, cioè fino al 31 gennaio 2013, termine di scadenza, purtroppo, non ancora verbalizzato e non rispettato. Si precisa che la volontà di individuare Avellino capofila, non poteva che essere a termine, per il periodo di cui innanzi, atteso che, diversamente, il coordinamento istituzionale avrebbe dovuto adottare uno schema di convenzione da sottoporre alla successiva approvazione dei relativi Consigli comunali. Appare evidente che nessuna disposizione può essere emanata né dal presunto Comune capofila né dal suo presunto ufficio di Piano, in quanto la forma giuridica per la gestione associata del nuovo Ambito A04 non è stata ancora formalmente individuata e costituita”.

La richiesta. “… l’annullamento degli effetti dei seguenti atti ritenuti illegittimi: atto di nomina del coordinatore dell’ufficio di Piano del nuovo Ambito A04 effettuata dalla dott.ssa Cinzia Guercio; nota del 21 marzo 2013 della Regione Campania a firma del dott. Oddati in particolare nella parte in cui fa intendere che l’individuazione informale e comunque per il solo periodo transitorio del Comune di Avellino quale capofila del nuovo Ambito A04 consente la costituzione del nuovo Ambito e il suo subentro in tutte le attività in capo agli ex due ambiti così riuniti; la responsabilità dello scioglimento del Consorzio A4 è in capo ai Comuni soci”. Ad oggi nessuna risposta in tal senso. Per questo la decisione di rivolgersi ad un legale individuato nella persona dell’avvocato Lorenzo Mazzeo.

UNO STRALCIO DEL RICORSO STRAORDINARIO AL CAPO DELLO STATO. “… nel merito si conclude per l’accoglimento integrale del ricorso – previa sospensione di tutti i provvedimenti con la necessità di prorogare l’attività del Consorzio sino alla definizione di ogni conflitto – con l’annullamento integrale di tutti i provvedimenti impugnati… vista la chiara violazione dei principi costituzionali e di legge, e per l’accoglimento dell’istanza preventiva di sospensione – stante la oggettiva sussistenza dei requisiti di legge del fumus e del periculum – e la assoluta illegittimità dell’impugnato atto deliberativo…; disponga in via istruttoria l’acquisizione e l’esibizione di tutta la documentazione istruttoria posta a corredo dei vari iter procedurali; con ogni altro provvedimento istruttorio e di giustizia; il tutto con vittoria di spese, diritti ed onorari”.

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