COMUNALI – Spunta il ricorso contro la lista di Quintarelli ed è bagarre

Giù le mani dalla storia politica di chi ha militato per oltre un decennio nel Movimento sociale italiano. C’è amarezza e rabbia per un ricorso che giunge a poche settimane dal voto. Perché ora e non prima? Perché questo accanimento di chi non è nemmeno cittadino avellinese? Perché la richiesta “tardiva” della inibizione del simbolo della lista con candidato sindaco Vincenzo Quintarelli? Interrogativi che ad oggi non trovano risposte. Se non una, secondo il ricorrente, Franco Mugnai presidente della Fondazione di An: ‘Quel simbolo è di proprietà di Alleanza nazionale’.

Si dovrà attendere il giudizio del giudice che si esprimerà per l’accoglimento del ricorso o per il rigetto. La risposta si potrà avere anche questa mattina.

Certo un rischio c’è: le elezioni potrebbero slittare perché, nel caso in cui Mugnai dovesse avere ragione, l’avvocato avellinese dovrebbe partecipare alla corsa con un altro simbolo e  questo significherebbe una dilazione dei tempi, perché si dovrà – come la legge recita –  mettere il candidato primo cittadino de La Destra nazionale (Msi)  nelle stesse condizioni dei suoi avversari: l’avvocato Quintarelli si troverà a dover partecipare alla competizione elettorale della città capoluogo con un altro simbolo che lui ha già in mente, qualora dovesse rinunciare a quello originario.

Il ricorso è stato presentato proprio ieri mattina al tribunale di Avellino.

“Si tratta di un intervento legale tardivo. Sono passati quasi 20 giorni dall’ammissione della lista da parte della Commissione circondariale. Mi meraviglia che solo ora ci si ricordi della esistenza di questa lista”.

E’ la sottolineatura proprio del candidato sindaco Vincenzo Quintarelli.

 

Che idea si è fatto?

“Credo – risponde Quintarelli – che la nostra lista inizi a diventare scomoda dal punto di vista elettorale. A prescindere dalla possibilità che ci sia proibito il simbolo, la nostra battaglia – al di là del Pdl – non si fermerà e continuerà sotto altri simboli. Il nostro progetto dell’area di destra non si stopperà in tribunale né con queste elezioni. Sicuramente è un colpo basso.  Credo che il tutto sia finalizzato a tenere il simbolo nel cassetto”.

Messaggio a Franco Mugnai…

“An ha sicuramente interessi da curare, appare strano che si preoccupi delle vicende avellinesi. Inoltre i candidati a consiglieri e il sottoscritto hanno lottato e militato da quando hanno avuto l’età per farlo. Il ricorso presentato ed un suo accoglimento significherebbe privare loro e me della storia politica”.

Alza gli scudi a difesa dell’avvocato Quintarelli il collega Arturo Meo, responsabile provinciale di Fratelli d’Italia. Lancia dardi avvelenati. “E’ una porcheria; una violazione di ogni forma di democrazia. Ritengo che il ricorso dovesse essere presentato prima e non ora. Mi auguro che tutti i candidati a sindaco e consiglieri vogliano esprimere la solidarietà a chi continua a credere con forza in idee e progetti. Sarebbe l’unica cosa vera e genuina di questa campagna elettorale”.

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