“Il via libera al decreto legge per lo sblocco dei pagamenti alle imprese creditrici delle pubbliche amministrazioni rappresenta senza un dubbio una boccata d’ossigeno per l’economia italiana. E’ il segno di come la disciplina di bilancio, in taluni casi, possa dare risultati, soprattutto quando non è orientata solo ad una logica di contenimento della spesa, ma diventa, al contrario, presupposto per una riorganizzazione della spesa”. E’ quanto dichiara Giuseppe De Mita, deputato dell’Udc – Scelta Civica per l’Italia e componente della Commissione Bilancio alla Camera.

“Si tratta – continua De Mita – di un primo passo in avanti, cui dovranno seguire soluzioni concrete per alcuni nodi ancora da sciogliere, partendo dalla considerazione che va affrontata in sede comunitaria la questione del  rapporto tra deficit e Pil,  in una fase di crisi come quella attuale. Basta ricordare che negli anni passati Francia e Germania hanno derogato rispetto ai vincoli del rapporto tra debito pubblico e Pil in ragione della esigenze delle economie nazionali”.

Dall’analisi del provvedimento licenziato oggi dalla Camera – così conclude l’onorevole De Mita – sono emerse una serie di difficoltà di ordine procedurale, risolte in parte, o meglio nella misura del possibile, perché le questioni vere sono legate all’esigenza di una riforma seria della contabilità pubblica che consenta un’analisi attendibile della spesa”.

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