“In questi giorni stanno pervenendo – con estremo ritardo sui tempi previsti – le notifiche per il pagamento della Tarsu ad Avellino. Al precario servizio di raccolta dei rifiuti si aggiunge quello delle notifiche delle raccomandate postali: senza neanche avvertire gli utenti viene messo nelle cassette postali un avviso che dice di recarsi negli uffici di Pianodardine – estrema periferia cittadina – per ritirare la raccomandata spedita da Equitalia.” Lo afferma Claudio Rossano, esponente di Fare per fermare il declino.

“Come è facile prevedere – prosegue – code enormi nell’ufficio di Pianodardine, difficilmente raggiungibile da tanti utenti, soprattutto dagli anziani. Anche tale ubicazione è stata facilmente “digerita” dai solerti amministratori del passato, che nulla hanno detto sui disagi che essa veniva a creare. Ed il povero popolo avellinese – paragonabile a quello della rivista “l’Asino” di Galantara – è sempre più “utile, paziente e bastonato”. Ed oltre alle esose tariffe il “popolo Asino” dovrà pagare anche i costi della raccomandata AR voluta dal Comune. In tale vicenda dei rifiuti avellinesi purtroppo non vi è alcuna trasparenza: la società IrpiniaAmbiente non provvede a mettere in rete le notizie sugli enti morosi, le notizie sul suo bilancio, sul suo organico proveniente da altre discusse province campane. Inutile cercare quali siano i compensi dei suoi amministratori e dirigenti, ma voci incontrollate dicono che siano cospicui. Il Commissario Coppola farebbe cosa buona a renderli noti, in quanto IrpiniAmbiente è società totalmente partecipata dalla Provincia di Avellino.”

“E credo che gli elettori avellinesi, prima di esprimere il loro voto, debbano interrogarsi su chi ricada la responsabilità della situazione rifiuti in Avellino, che rischia di diventare esplosiva nei prossimi giorni: sull’amministrazione Galasso o sulla società IrpiniaAmbiente, voluta così fortemente dal Presidente Sibilia? Ed oggi Galasso e Sibilia sono purtroppo alleati”, conclude Rossano.

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