Comunali Avellino – Passaro (Pdl): “Ecco la città che vorrei”

F1 A - MASSIMO PASSAROMassimo Passaro da sempre nel centrodestra, dopo i ‘se’ e i ‘ma’ ha deciso di continuare a dare il suo contributo alla città dove è nato e vissuto.

Ecco cosa risponde alle nostre sollecitazioni.

Di nuovo in campo col Pdl. Ma perché dopo aver attaccato il numero uno Cosimo Sibilia ha deciso di stringergli la mano?

 “Non è questa la chiave di lettura degli ultimi avvenimenti. Sinceramente in un partito plurale come il Pdl non si attacca nessuno né è mai stata mia intenzione farlo. Con il senatore Sibilia si è discusso, anche in maniera animata, rispetto ad una nuova progettualità della città e alle possibilità di rinnovamento del partito. Inoltre, ogni volta che si instaura una dialettica viva e intensa, la classe dirigente dimostra di essere in grado di dare risposte adeguate alle varie istanze e, oggi, quella stessa classe dirigente decide di valorizzare i giovani professionisti del partito e ripensa il suo rapporto con i cittadini. Personalmente  ho sempre fatto scelte coerenti con la mia storia politica e con  gli ideali sociali e liberali che mi hanno sempre affascinato da quando, ancora ragazzo, ero impegnato come dirigente nazionale e provinciale del movimento giovanile”.

Cosa è cambiato da qui a 6 mesi fa? Cosa le ha fatto cambiare idea?

“Non è cambiato nulla. Ci siamo soltanto confrontati trovando una sintesi di progetto e una visione condivisa in un partito dove vige la democrazia. Ho cercato soltanto di dare un contributo nell’analisi dei vari problemi e nella ricerca delle soluzioni più appropriate. Oggi è il tempo di pensare alla città e a quanto si dovrà costruire per rilanciarne il commercio e per migliorarne la vivibilità. E’ sotto gli occhi di tutti che i nuovi consiglieri dovranno lavorare per  Avellino e non per risolvere interessi personali. La cittadinanza non è più disposta a tollerare che non si pensi alle loro esigenze. Spero che  mi verrà concessa dagli elettori l’occasione di aiutare la mia città”.

 Vicenda Giovanni D’Ercole, tanto rumore per nulla. Addirittura oggi è indubbio anche la sua candidatura a consigliere. Qual è il suo commento.

“Giovanni D’Ercole è un amico di vecchia data e insieme abbiamo combattuto una serie di battaglie. Credo che D’Ercole avrà modo di spiegare la sua scelta ai suoi sostenitori. Posso solo condividere allo stato la sua decisione di rientrare nella dialettica del partito, continuando  a dare l’apporto di sempre”.

 Alleanza con l’ex sindaco Galasso. E’ incoerenza? Voglia di vincere? Come spiegherà ai suoi elettori il patto? E perché l’intesa con Galasso?

“Il sindaco Galasso non sarà personalmente in campo, ma ha deciso  di rispondere con una lista a chi oggi lo accusa  di essere l’unica causa dello stato in cui versa la città. Sinceramente credo che la causa dei disastri in città sia da addebitare soprattutto ad una maggioranza, troppo arroccata su personalismi di potere, che non ha sostenuto il suo sindaco. Non posso negare che noi abbiamo voglia di vincere, ma tale traguardo lo  raggiungeremo sia attraverso idee e progetti chiari per la città, sia attraverso l’aiuto di quanti sono disposti a mettersi in gioco con noi. Agli elettori andrà spiegato che noi siamo sempre gli stessi, ovvero gli oppositori di un sistema oramai obsoleto, e che andremo a governare dopo il 27 maggio con la nostra storia e con il nostro programma”.

Messaggio indirizzato a Cosimo Sibilia.

“Al senatore posso solo chiedere in maniera accorata di far crescere una nuova classe dirigente che possa essere nel futuro prossimo una forza nuova per la città di Avellino ed il Paese. Tale percorso andrà affrontato insieme partendo dalla costituzione della giunta al Palazzo di città”.

 Avellino e la sua idea di città.

“Non ho più la voglia di vedere scappare dalla città i giovani, in cerca di un inserimento e di una crescita professionale lontano dalla terra dell’Irpinia. Tutti i capoluoghi di Provincia hanno il proprio Ateneo, tranne Avellino. Anno dopo anno i giovani sono costretti ad uscire dalla provincia. E’ necessario pertanto battersi per la nascita di nuove facoltà di specializzazione, collegate al polo ospedaliero ed al polo giudiziario. Ove poi si riuscisse a realizzare una cittadella giudiziaria, ciò sarebbe una risposta importante ai problemi della giustizia. La viabilità dovrà essere al centro di ogni riprogettazione del territorio, in particolare dovrà avere priorità la percorribilità dell’arteria della città ospedaliera e l’accesso al Pronto soccorso. Mi piacerebbe avere una città più ecologica che veda percorsi ciclabili integrati al tessuto viario cittadino e che abbia sempre maggiori servizi accessibili ai disabili. Gli spazi verdi dovranno essere ripensati così come i parchi cittadini e i complessi sportivi. Insomma vorrei una città che accoglie e resta nel cuore”.

 Fonte il Sannio quotidiano  – Edizione Irpina – Edizione Sannio – Edizione Molise - di Teresa Lombardo