Gara senza patemi quella tra Scavolini e Sidigas con entrambe le formazioni fuori da tutti i giochi e con l’obiettivo salvezza gia’ ampiamente acquisito. Si e’ giocato per onor di firma con il match deciso all’inizio in un amen.
Avellino, che e’ stata sempre avanti per tutta la partita, ha piazzato dopo appena 4′ un parziale di 0-12 che ha portato gli ospiti dal 6-10 al 6-19. Con gli irpini che nel primo quarto hanno tirato con percentuali stratosferiche (10/14 pari al 71%), i pesaresi hanno provato per il resto dell’incontro a rientrare senza alcun successo. Tranne qualche rarissima occasione la Sidigas infatti ha tenuto gli avversari a distanza di sicurezza, con un vantaggio quasi sempre sopra la doppia cifra e un massimo di 20 dopo l’intervallo (30-50), grazie ai canestri di Richardson, Lakovic e Dragovic. Pesaro, che complice la serata di scarsa vena di Crosariol e Bryan (entrambi a secco) ha giocato per lunghi tratti senza centri di ruolo (Flamini out), non ha mai dato l’impressione di poter rientrare in partita nonostante i 31 punti di Stipcevic e i 22 di Barbour, i soli a meritarsi la sufficienza. L’ultimo tentativo la Scavolini l’ha compiuto all’inizio dell’ultimo quarto quando un canestro dal perimetro di Thoms ha ridotto lo svantaggio a 8 lunghezze (59-67 al 31′), ma e’ stato un lampo; un paio di canestri consecutivi di Dragovic, indisturbato sotto i tabelloni e un’entrata di Bilingha hanno ristabilito i margini consueti (59-73 al 33′) che hanno reso platonico il finale.

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