Comunali Avellino – De Mita ai candidati: “Cercate il dialogo con gli elettori”

de mitaBagno di folla e adunata di candidati al Consiglio comunale di Avellino. Può dirsi soddisfatto il candidato sindaco dell’Udc Costantino Preziosi che questo pomeriggio, presso il Country Sport di Picarelli ad Avellino, ha celebrato la prima uscita pubblica con accanto lo stato maggiore del proprio partito. Accanto all’apirante fascia tricolore il presidente Ciriaco De Mita, il nipote Giuseppe, il segretario provinciale dell’Udc, Maurizio Petracca, la capolista dell’Udc alle comunali nel capoluogo, Enza Ambrosone, il consigliere regionale Pietro Foglia. In sala una folta rappresentanza di ex amministratore comunali Nicola Giordano, Vittorio De Vito, Lino Pericolo, il manager dell’Azienda ospedaliera Moscati, Giuseppe Rosato, il sindaco di Mirabella Eclano, Vincenzo Sirignano. Il filo conduttore è stato: la comunità. Avellino deve recuperare un rapporto di solidarietà tra i cittadini che è il viatico su cui muovere una nuova azione amministrativa capace di superare le drammaticità. Il linguaggio è quello della responsabilità, nessuna promessa, ma servizi efficienti per i cittadini. Ad aprire i lavori è stato il segretario provinciale dello scudocrociato, Maurizio Petracca, che ha ribadito le ragioni del mancato accordo con il Pdl di Cosimo Sibilia. “Avevamo un accordo avviato con Sibilia ad Avellino, come in regione con Caldoro, – ha spiegato Petracca – che si basava sulla gestione dei servizi all’interno degli enti. Su questa premessa eravamo intenzionati a provare a redigere un programma di governo per la città per poi provare a scegliere il candidato sindaco. C’è stato detto che  obbligatoriamente doveva essere un candidato di partito e non poteva essere un nome terzo. Ci siamo anche seduti al tavolo di confronto con il Pdl dove ci e’ stato comunicato che il candidato sindaco doveva essere Nicola Battista, per questo ci siamo alzati, perche’ non c’era la condivisione programmatica”. Poi la parola è passata all’ex consigliera comunale dell’Udc, Enza Ambrosone che nel suo intervento ha sottolineato:  “Affrontiamo questa campagna elettorale con serietà e responsabilità. Dobbiamo comprendere da dove partiamo senza perdere di riferimento il nostro progetto amministrativo che non prevede nuove opere pubbliche ma ultimare e mettere a regime quelle esistenti”. Poi con orgoglio Ambrosone rivendica la scelta di correre da soli: “Abbiamo fatto una scelta temeraria ma giusta: quella di non svendere la nostra coerenza per cercare di vincere”. Dopo la capolista dell’Udc la parola è passata al candidato sindaco, Dino Preziosi, che in apertura del suo intervento ha voluto fare alcune precisazioni per evitare strumentalizzazioni in quanto anche il cognato Virgilio Cicalese è uno dei sfidanti diretti nella corsa alla conquista della poltrona più alta dio Piazza del Popolo. “La mia non è una sfida familiare. Non lo consento a nessuno di toccare gli affetti familiari, con mio cognato ho un rapporto eccezionale al di là delle politica”. Secondo  Preziosi “la città capoluogo deve allargarsi coinvolgendo anche i comuni limitrofi abbracciando un bacino di 130mila persone”. Non risparmia frecciate nei confronti dell’ex sindaco : “Galassso con il Pdl? Ognuno è libero di fare le proprie scelte. Però non può dire che rappresenta la discontinuità, altrimenti è la discontinuità di se stesso”. Le conclusioni sono state affidate al leader di Nusco, Ciriaco De Mita, che nel suo intervento non ha accennato a polemiche ma ha volato alto spiegando le ragioni del proprio impegno durante la campagna elettorale. “Probabilmente – ha detto De Mita – non ci siamo resi conto che siamo stati i soli che abbiamo tentato di raccordare la rappresentanza con i problemi della comunità. Farò la campagna elettorale riflettendo sulla comunità che si è disgregata e noi dobbiamo tentare di riaggregarla intorno a nuove condizioni di vita. Saremo chiamati ad organizzare le condizioni della quotidianità. La comunità non e’ un azienda ma un insieme di persone. Il centro di aggregazione prima erano le famiglie che ora non ci sono più”. Parecchi i riferimenti anche alle abitudini dei cittadini e uno sguardo attento a coloro che vicono condzioni di sofferenza e marginalità, sottolineando ancora che “in politica i risultati si concretizzano sotto la spinta popolare non di un singolo”. Poi un riferimento diretto al candidato sindaco che secondo l’eurodeputato “ha superato l’esame con la gestione”. In conclusione il messaggio ai candidati è stato: “Piuttosto che chiedere il voto cercate il dialogo con i cittadini. Avrete più voti se provate a dialogare con gli elettori”.

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