Comunali Avellino – D’Amelio getta acqua sul fuoco ma la resa dei conti ci sarà dopo

Rosetta-DAmelio-300x418Partito democratico alla prova del nove. Questa sera alle 17 presso il quartier generale di via Tagliamento si chiuderà definitivamente ( anche se col Pd è meglio usare il condizionale considerato quello che è successo) la vicenda candidatura. I Circoli (4/5) hanno sciolto la riserva e hanno dato via libera – già due giorni fa – al direttore dei costruttori di Avellino Paolo Foti.
Ma… il percorso non poteva essere individuato prima, anziché mischiare e rimischiare le carte? Anziché coinvolgere 6mila cittadini sottoscrittori delle primarie? Non sarebbe stato meglio evitare di far emergere l’ubriacatura generale di chi ha guidato la barca, mettendo un punto fermo prima che si ponessero nero su bianco i candidati a sindaco? Non sarebbe stato meglio chiarire gli obiettivi e il nome piuttosto che sottoporsi poi al giudizio della magistratura?
E non è finita qui. Addirittura fin dalle prime ore di ieri – per non avere qualche spiacevole sorpresa – la Direzione provinciale ha dato il via libera alla raccolta di firme non solo dei franceschiniani ma anche di parte dei bersaniani proprio per blindare ulteriormente il candidato Foti. Fantapolitica? Ebbene no. Tant’è vero che dopo le voci mattutine, nel pomeriggio è giunta la conferma.
Ecco i primi firmatari: “I sottoscritti componenti della direzione provinciale prendono atto della indicazione a candidato sindaco del dott. Paolo Foti, che i circoli cittadini del Pd hanno proposto al tavolo della coalizione di centrosinistra. Si accoglie questa decisione con viva soddisfazione perché tale candidatura rappresenta la capacità del partito di aprirsi alle migliori energie dell’impegno civile e associativo della città di Avellino. Intorno a tale personalità il Pd provinciale profonderà il massimo sforzo per offrire alla città capoluogo programmi e liste di rinnovamento e discontinuità: Carmine De Blasio, Fabrizio Procopio, Francesco De Giovanni, Vito Farese, Angelo Muto, Angelo Morella, Donatella Martino, Nancy Palladino, Raffaele Iorizzo, Michelangelo Ciarcia, Wanda Grassi, Francesca Ruggiero, Chiara Maffei, Francesca Di Iorio, Franco Chieffo, Raffaello De Stefano, Michele Vignola, Marisa Raduazzo, Valentina Paris, Pasquale Gallicchio e Gianni Villani”.
Firme a parte, c’è chi nonostante il marasma generale a cui si è assistito, continua a mantenere il giusto aplomb.

Il deputato regionale Rosa D’Amelio malgrado i dardi avvelenati indirizzati ai vertici di via Tagliamento, per una gestione che non è andata giù ai più, getta acqua sul fuoco per il bene del partito e del centrosinistra in genere. E’ meglio non tirare oggi le somme perché c’è in ballo la partita delle Comunali. Poi si vedrà: la resa dei conti sarà servita sul piatto d’argento.
“Credo che sia giusta la partecipazione dei Circoli alle scelte, però sono convinta che il percorso doveva essere individuato sin dall’inizio, evitando di organizzare le primarie e poi annullarle”.
Così Rosa D’Amelio. “Credo che proprio insieme ai Circoli fosse necessario uno sforzo ulteriore in questa direzione. Mi chiedo: perché non è stato fatto prima? Ora però si lavori per vincere”.
L’appello è: “Uniamoci”, anche se un ‘ma’ c’è: “… non possiamo dimenticare gli errori nella preparazione dell’appuntamento relativo alle Amministrative. Chiederò conto. Subito dopo le elezioni, un bilancio, di quello che è stato, va fatto perché la Direzione ha lasciato morti e feriti”.
In soldoni per i democratici la partita è chiusa attorno a Foti ma il dopo amministrative riserverà la resa dei conti. Lengua-Fierro e company riusciranno a vincere il malumore? Al di là dei richiami, a decidere sarà la platea congressuale che si ritroverà al tavolo della conta già all’indomani delle Comunali tranne cambi di rotta.

Fonte Il Sannio Quotidiano edizione Irpina – Edizione Sannio – Edizione Molise, di Teresa Lombardo