Csm: organici tribunali, per Avellino nessuna modifica

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Il plenum del Csm ha espresso parere favorevole alla proposta, formulata dal ministro della Giustizia Paola Severino, di modifica delle piante organiche degli uffici giudiziari. Per gli uffici giudiziari di Avellino, accorpati senza modifiche territoriali, si procederà all’aggregazione degli organici senza alcuna variazione.

Su richiesta del Guardasigilli verrà poi costituito, ferme restando le rispettive attribuzioni, un gruppo di lavoro congiunto Csm-ministero, in vista di un più generale progetto di revisione delle piante organiche di tutti gli uffici giudiziari italiani. Lo schema inviato da Severino al Csm riguarda solo i 50 uffici giudiziari interessati da provvedimenti di accorpamento di altri cancellati dalla riforma della geografia giudiziaria (tagliati 31 tribunali, 220 sedi distaccate e quasi 700 uffici del giudice di pace) o da modifiche del territorio di competenza.

Nei Tribunali e nelle Procure di Caltagirone, Catania, Gela, Marsala, Palermo, Perugia, Sciacca e Termini Imerese, “che vedono la propria consistenza territoriale modificata in misura marginale, si è deciso – ha spiegato Severino – di azzerare le decurtazioni di organico previste nella proposta originaria e mantenere quindi invariata la dotazione organica”. Invece per gli uffici giudiziari di Alessandria, Asti, Avellino, Castrovillari, Chieti, Cremona, Cuneo, Enna, Genova, Lagonegro, L’Aquila, Patti, Potenza, Ragusa, Siena, Terni, Vercelli, Benevento, Foggia, Imperia, Macerata, Pavia, Pesaro, Vicenza e Udine, accorpati senza modifiche territoriali, si procederà all’aggregazione degli organici senza alcuna variazione. Laddove invece le modifiche territorio “risultano più significative” la proposta prevede compensazione proporzionali, con organici spostati in ragione delle porzioni di territorio passate da un ufficio all’altro.

Questo sistema sarà applicato ai casi di Cassino e Latina, Padova e Rovigo, Salerno e Nocera Inferiore, Venezia e Pordenone, Torino e Ivrea Napoli, Napoli Nord e Santa Maria Capua Vetere, Milano, Busto Arsizio e Lodi, Perugia e Spoleto. L’intervento ipotizzato, ha precisato infine la guardasigilli, “comporta un aumento di 69 unità complessive della pianta organica generale degli uffici giudiziari ordinari di primo grado (50 magistrati giudicanti e 19 magistrati requirenti)”.