Atripalda – La Dogana dei Grani fiore all’occhiello del turismo irpino

dogana_atripaldaE’ quasi ufficiale: la Dogana dei Grani di Atripalda potrebbe trasformarsi  in un  grande centro turistico- culturale, punto di riferimento dell’hinterland avellinese. Infatti, lo scorso gennaio la Regione ha emanato un bando rivolto agli enti locali per dare la possibilità di presentare delle proposte progettuali che potrebbero rientrare in quello che sarà un Piano Regionale di Intervento(PRI). Atripalda è il comune guida del progetto finanziato dal Ministero e dalla Regione Campania nell’ambito di “specifiche azioni finalizzate al restauro, recupero e valorizzazione dei siti di interesse storico, artistico, architettonico e paesistico dei beni culturali al fine di creare una domanda turistica”. La struttura,  realizzata nel 1883 e che ha segnato la storia del commercio della cittadina del Sabato,  sarà un vero e proprio punto di giuntura di diversi itinerari turistici che comprenderanno anche altre realtà presenti sui territori limitrofi,  con la sottoscrizione di un accordo con i comuni di  Prata di Principato Ultra, Pratola Serra e Tufo. Se la Regione approverà il piano, saranno  destinati al “Sistema Museale della Valle del Sabato” 2, 5 milioni di euro, di cui 1.869.913,50 andranno allo storico edificio. L’Ing. Aquino, Responsabile unico del progetto, nonché Responsabile Ufficio Tecnico del comune di Atripalda, ha già ideato le opere che faranno parte del nuovo Museo di Palazzo: un info point dedicato ai turisti, una biglietteria, una galleria culturale con caffè letterario, ma anche un laboratorio di restauro di opere antiche e un centro espositivo curato esclusivamente dalla Soprintendenza. Inoltre, l’ufficio tecnico, lo scorso 27 marzo, ha provveduto a divulgare un documento al quale avrebbero potuto rispondere sia privati che aziende per avere una prima visione sugli effetti della valorizzazione di questo bene culturale sui ristoratori della zona. Obiettivo principale del Palazzo di Città è infatti favorire lo sviluppo economico attraverso la promozione e l’ampliamento dell’offerta turistica. La stessa Irene Pivetti nel corso della “Fiera del Libro”, che si è tenuta nell’ottobre 2012, ha voluto evidenziare l’importanza del complesso architettonico, che attualmente ospita una mostra permanente dei reperti recuperati dall’antico insediamento di Abellinum e sporadicamente accoglie tavole, tele e statue provenienti dalle chiese e dagli edifici distrutti dal terribile terremoto del 1980.