Tribunale di Sant’Angelo, la proposta dei sindaci al Governo

comune di NuscoI sindaci dell’Alta Irpinia ritengono di sottoporre all’ attenzione del consiglio dei ministri e in particolare del Ministro di Grazia e giustizia le peculiarità dei tribunali di S.Angelo dei Lombardi ed Ariano Irpino evidenziando che la legge delegata, così come approvata dal consiglio dei ministri, non e’ assolutamente coerente con i criteri indicati nella legge delega. Siccome il presupposto degli interventi normativi, in questo drammatico periodo, e’ la urgente necessità di dover ottenere un risparmio di spese per venire incontro alle esigenze di pareggio del bilancio dello stato, esigenze necessarie ed assolute per il rilancio dell’ economia, in questo caso la soppressione del tribunale e della procura di S. Angelo dei Lombardi e del tribunale e della procura di Ariano lungi dal procurare risparmio determinerà maggiori oneri nel bilancio dello stato degli enti locali e pericolosi ritardi nella giustizia in quanto il tribunale di Avellino non e’ assolutamente in grado di ospitare il personale e le strutture degli uffici giudiziari di S.Angelo. Abolire i tribunali nelle aree interne toglierebbe inoltre definitivamente ogni ulteriore possibilità di sviluppo a questi territori; se la giustizia è indiscutibilmente una risorsa, lo stato non può sottrarre a questi territori una delle fondamentali precondizioni per il loro sviluppo. in particolare la procura e il tribunale di s. angelo sono stati sinora non solo una diga per contrastare la crescente invasione delle organizzazioni criminali presenti nel territorio campano e pugliese ma hanno consentito alle popolazioni locali di ottenere rapidamente giustizia. E questi servizi sono irrinunciabili soprattutto per comunità ubicate

in luoghi impervi, in località molto distanti tra loro e prive di adeguati collegamenti pubblici. Una svolta verso l’ efficienza del sistema e’ stata già operata dal governo monti nel dicembre scorso

attraverso la previsione dell’ accorpamento delle 6 sedi dei giudici di pace presenti nel circondario di S.Angelo ed il mantenimento solo di quella presso la sua sede principale. Ciò consentirà di ridurre gli uffici giudiziari da 1250 a solamente 165 quante sono le sedi dei tribunali con le relative procure circondariali a seguito della soppressione di 674 giudici di pace su 846. E’ evidente che la eventuale soppressione dei tribunali di S. Angelo dei lombardi ed Ariano Irpino rende più gravoso l’ accesso ai servizi, anche di volontaria giurisdizione, per migliaia di cittadini, comporta il trasferimento degli uffici finanziari con ulteriore aggravio di costi per la popolazione e provoca il depauperamento di zone territoriali, già depresse per ragioni storiche e contingenti, attraverso il

trasferimento di diverse categorie di professionisti legati alle attuali strutture giudiziarie e che danno un apporto prezioso all’ economia zonale ed al tessuto sociale. Determina, inoltre, il trasferimento del carico delle pendenze civili e penali su tribunali che già soffrono e sono in emergenza, con l’

inevitabile ed ulteriore allungamento dei tempi di definizione delle controversie e, con l’ accorpamento di un ufficio ad un altro, la necessità di ingenti investimenti nell’ edilizia giudiziaria e, quindi, l’ impiego di risorse economico-finanziarie per adeguare o realizzare ex novo le strutture accorpanti. va ribadito che il tribunale di Avellino non e’ assolutamente in condizione di poter ricevere ne’ a livello strutturale ne’ a livello organizzativo un ulteriore appesantimento

del carico derivante dall’ accorpamento del tribunale di S.Angelo dei Lombardi così come dichiarato e conclamato costantemente dai propri organi amministrativi e giudiziari e in particolare dalla giunta comunale del capoluogo. alla luce delle considerazioni svolte i sindaci dell’ alta Irpinia chiedono al governo una moratoria per la chiusura dei tribunali irpini per un periodo non inferiore a 24 mesi onde valutare, se del caso per mezzo di apposita commissione, le conseguenze che le soppressioni dei presidi avranno sui rispettivi circondari. la moratoria consentirà di trovare la soluzione più opportuna al funzionamento del sistema giustizia, in ossequio al dettato ed allo spirito della legge delega.