Chiusura uffici postali, parte il procedimento dell’Agcom

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L’Adoc, Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori, associazione facente parte del sistema integrato dei servizi UIL, comunica che a seguito delle numerose segnalazioni pervenute, l’AGCOM, Direzione Servizi Postali, ha emanato una direttiva, la n. 236/13/CONS, pubblicata in data 05/04/2013, con la quale ha avviato un procedimento istruttorio volto a valutare la congruità dei criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale pubblica previsti dalla normativa attualmente in vigore. Il 21 febbraio 2013, Poste Italiane S.p.A. ha trasmesso all’AGCOM un nuovo piano per la razionalizzazione degli uffizi postali relativo all’anno 2013.

L’Autorità, a seguito delle menzionate segnalazioni e del suddetto nuovo piano di razionalizzazione, al fine di valutare la congruità dei criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale pubblica nonché l’opportunità di una loro eventuale modifica, con l’esigenza di assicurare una fruizione omogenea delle prestazioni rientranti nel servizio postale universale su tutto il territorio nazionale, incluse le situazioni particolari, quali le isole minori e le zone rurali e montane, ha predisposto un questionario volto ad acquisire informazioni in tal senso. Attraverso il questionario l’AGCOM desidera acquisire dai soggetti presenti sul territorio informazioni relative all’effettivo rispetto da parte di Poste Italiane del c.d. Servizio Universale, così come disciplinato dal Decreto Ministeriale 07 ottobre 2008, indicando eventualmente anche criteri alternativi ritenuti più efficaci e significativi. Questa associazione ritiene che i soggetti tenuti a dare riscontro all’AGCOM siano in primo luogo i Comuni, attraverso i relativi uffici tecnici, depositari delle informazioni rilevanti per la predisposizione di una scientifica rilevazione dei dati, quali ad esempio la popolazione, le distanze chilometriche, l’esistenza di idonei servizi di trasporto, l’altimetria ed ogni altra informazione inerente la mobilità in loco. Sarebbe oltremodo utile che i Comuni rappresentativi di una omogenea area territoriale presentassero in associazione tra loro il medesimo questionario.