Italsider, coinvolta anche la De Viza

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Sarebbe stata la mancanza di soldi per smaltire i rifiuti pericolosi in discarica a portare le aziende a ricorrere all’espediente illecito di mescolarli con il terreno; espediente illecito secondo le disposizioni vigenti. E’ questa la prima contestazione mossa dai magistrati della Procura di Napoli ai vertici della società della De Vizia  della Bagnolifutura spa. Tale circostanza è stata ricostruita anche sulla base di intercettazioni telefoniche operate dai carabinieri del comando provinciale di Napoli e del Nucleo Tutela Ambiente.

Dalle conversazioni intercorse e registrate dagli investigatori “emerge lo stato di difficoltà economiche della Bagnolifutura nell’affrontare i pagamenti e dunque i costi per lo smaltimento dei rifiuti (morchie)”. Lo smaltimento venne prima interrotto per mancanza di fondi e successivamente Gianfranco Caligiuri, direttore tecnico di Bagnolifutura, scrisse alla De Vizia una nota per invitarla ad accettare materiali di scavo, definiti terreni, per sottoporli a trattamento. Ma, come risulta dai dialoghi intercettati, ‘sono chiaramente riconoscibili dalla puzza e anche de visu e effettivamente riconosciuti come rifiuti pericolosi”.

In un’intercettazione Angelo Marchitelli, capocantiere della De Vizia, parla con l’imprenditore Emilio De Vizia, esprimendo contrarietà all’idea di accettare la proposta di trattare le morchie mescolate con il terreno. De Vizia appare intenzionato ad accettarle ‘attraverso una trattativa per lui economicamente favorevole’, come spiegano gli inquirenti.

Ecco il testo delle intercettazioni:

Marchitelli: e ce le vorrebbero dare a noi (le morchie, ndr)… questa e’ tutta la storia, bella pulita pulita, no? hanno mischiato addirittura queste morchie con il terreno, cercando di farlo diventare terreno di riporto C, quindi hanno fatto una miscelazione di rifiuti.

De Vizia: ma quante sono?….

Marchitelli: guarda, si fa fare la perizia di variante e se non dovessimo avere risultati positivi sono comunque a carico loro, sono due celle, quindi saranno sui 3-400 tonnellate.