“Credo che l’errore sia ab origine. Non siamo stati in grado di istituire un tavolo per le Primarie in tempi rapidi. Mentre a Roma si faceva già la campagna elettorale per le Primarie, noi discutevamo ancora. Se la discussione si fosse tenuta nei tempi giusti, avremmo potuto rispettare lo spirito delle Primarie. Partecipazione aperta a tutti: candidati e votanti”. Lo dice ad irpinia24.it il leader irpino di Centro Democratico, Nino Musto.

“Un’ordinanza del tribunale – spiega – che intima la riammissione alle Primarie di un candidato escluso, apre un problema politico generato da un regolamento votato dai circoli cittadini del Pd, su cui poi si è mosso il tavolo organizzativo. Centro Democratico è sempre stato favorevole alla partecipazione di tutti”.

E sulla possibilità di annullare le Primarie aggiunge: “Finché non ci sarà una riunione del tavolo del centrosinistra, le Primarie si devono fare. E’ chiaro che ci presentiamo alla città in una maniera non più adeguata con lo spirito delle Primarie, ma solo per salvare il salvabile. Se dal tavolo dovessero emergere motivazioni diverse, per saranno annullate le Primarie, valuteremo la posizione del nostro partito. Per ora non siamo stati interpellati, non ci sono stati contatti con il Pd. Il problema è tutto interno al Pd, non è né di Centro Democratico o dei partiti alleati, ma è stato il documento dei circoli a impostare le regole”. A questo punto partecipa anche l’escluso: “Gabrieli se la gioca come gli altri alle Primarie, ma è una vicenda che lascia l’amaro in bocca a tutto il centrosinistra, e anche allo stesso avvocato che ha dovuto intraprendere un’azione di forza. Urge prendere una decisone, speriamo che arrivi quanto prima, in primis per la città di Avellino che rischia di andare nelle mani del centrodestra”.

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