Comunali Avellino, De Conciliis: “Il cambiamento lo rappresenta il centrodestra”

ettore de conciliisEttore De Conciliis, non ha bisogno di presentazioni. Parla la sua storia: l’impegno politico costante e, come piace allo stresso ex consigliere provinciale ricordare, “militante”. Nelle ultime settimane è stato più volte al centro del dibattito politico circa le prossime elezioni amministrative ad Avellino. La sua autorevolezza all’interno del Popolo della Libertà irpino è anche frutto della coerenza, ha seguito tutte le tappe che hanno portato all’unificazione tra Forza Italia e Alleanza Nazionale. Proviene da destra, quella sociale, che però ha maturato negli anni quella capacità di governo delle istituzioni. Parlando delle prossime elezioni comunali nella città capoluogo dice: “Occorre rappresentare quell’istanza di discontinuità e di cambiamento che può essere affidata esclusivamente ad una alleanza di centrodestra, capace di essere inclusiva di tutte le forze portatrici di consenso e di opinione che vogliono consegnare Avellino ad un futuro in cui i gravi errori degli ultimi decenni non siano più ripetuti”. Bastano davvero poche battute per affermare che l’ex consigliere del Pdl a Palazzo Caracciolo ha le idee ben chiare sul da farsi. “Una città viva, – prosegue De Conciliis – corpus unico di popolo senza periferie in degrado e dormitori, capace di avere una funzione che renda Avellino non solo capoluogo ma veramente a capo di un luogo. E cioè realtà civica attrattiva in termini culturali, occupazionali, ricca di eccellenze fondate sul merito e con l’ambizione di costruire, nel prossimo quinquennio, opere, interventi, misure, pianificazione e investimento, che sappiano durare e che diventano simbolo della città come la torre dell’orologio e non come il mercatone”. In questi giorni, De Conciliis sta  lavorando sul programma elettorale e sulla composizione delle liste da presentare in città, anche se non esclude di essere in campo come candidato al consiglio comunale di Avellino. “Al momento sto lavorando da dirigente di partito. Non ho mai vissuto la politica come egocentrismo personale. Preferisco continuare a dare il mio contributo al Popolo della Libertà e alla città”. Il dirigente del Pdl evita volutamente ogni forma di polemica, anche perché nel partito di Sibilia c’è ormai la consapevolezza che, questa volta, il risultato utile a Piazza del Popolo è davvero possibile.