Comunali Avellino, D’Ercole prosegue nella corsa a sindaco

giovanni d'ercoleGiovanni D’Ercole prosegue la sua corsa verso la conquista della fascia tricolore. L’ex capogruppo del Pdl nel Consiglio comunale di Avellino non sembra curarsene delle discussioni interne al proprio partito e tira dritto avanti per la sua strada che conduce verso la lista civica “Viva Avellino”. In un tweet scrive: “#vivaAvellino. Anche oggi si riparte. Per parlare, appassionare e convincere. #scattailcambiamento”. Suona come l’ennesima conferma della volontà dell’ex consigliere comunale di opposizione di concorrere alle prossime elezioni comunali nel capoluogo da candidato sindaco. Intanto il coordinatore provinciale del Pdl, Cosimo Sibilia, ha indossato le vesti di Quinto Fabio Massimo il “Temporeggiatore”. Incaricato dai quadri dirigenti del Pdl irpino sta tentando di chiudere l’intesa con l’Udc direttamente con Ciriaco De Mita,  ma il senatore non stringe ancora sulla decisione. Questa mattina dalle colonne de “Il Mattino” si è soffermato ad osservare: “Sì alla conferma del patto con l’Udc, ma l’alleanza va allargata a tutte quelle forze moderate che hanno a cuore le sorti della città di Avellino. Con lo scudocrociato – ha aggiunto Sibilia – abbiamo governato all’amministrazione provinciale e lo stiamo facendo tuttora in altri enti. Non vedo il perché non si debba proseguire lungo questo solco”. Ma a quanto pare il via libera definitivo da parte dell’Udc non arriverà prima di avere suggellato un nuovo patto con gli esponenti berlusconiani sul tavolo regionale. Il leader di Nusco, infatti, darebbe il via libera ad un candidato sindaco di Avellino espressione del Pdl solo dopo la sostituzione – nella Giunta regionale – di Enza Ambrosone al posto di Giuseppe De Mita. Questa sarebbe la condizione posta da Ciriaco De Mita, che però si scontra con la medesima richiesta di Sibilia, ovvero quella di ricavare un posto nell’esecutivo di Palazzo Santa Lucia per la consigliera regionale irpina Antonia Ruggiero, così da permettere a Gino Cusano l’ingresso nel parlamentino del Centro direzionale di Napoli. Un gioco ad incastri davvero complicato per una sola casella libera e tanti contendi pronti ad occuparla.