Turismo pasquale: tengono le località escursionistiche, bene l’Irpinia

irpinia turismo

Vacanze pasquali in Campania: trend in chiaroscuro sulle prenotazioni nelle strutture ricettive extra alberghiere della regione, ridotto ad un solo pernottamento il soggiorno di italiani, si riducono anche le prenotazioni di stranieri, volano le richieste low cost e a basso prezzo, bene gli ostelli ma complicata la condizione delle strutture medie a Napoli e nelle maggiori città.

Tengono le località turistiche maggiori come Capri e Ischia, penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana, ed escursionistiche nel Beneventano, Casertano e Irpinia; lieve incremento per il Cilento ma molte strutture soprattutto case vacanze resteranno chiuse per la difficoltà di mantenere i costi di gestione. A rivelare i dati l’Abbac, l’associazione dei Bed e breakfast ed affittacamere della Campania che ha effettuato un sondaggio tra gli operatori ricettivi.

E’ emergenza in Campania per la riduzione dell’offerta, tra ristoranti e alloggi sono già cessate dall’inizio dell’anno circa 500 imprese. “Si riduce ad un solo pernottamento la richiesta soprattutto di italiani che tendono anche a pretendere uno sconto rilevante sui costi del soggiorno non garantendo introiti certi – dichiara il presidente Abbac Agostino Ingenito -. Chi parte dunque lo fa all’ultimo momento, magari dando uno sguardo al meteo e al portafogli, si vedono alcuni francesi e tedeschi ma il test pasquale non offre rassicurazioni in vista della primavera”.

Non va bene il capoluogo Napoli che non registra il sold out ma riduce a circa il 60% l’occupazione delle settecento strutture extralberghiere, tra b&b, affittacamere. ” I dati effettuati sondando i nostri operatori ci preoccupano, il turismo risente della crisi nazionale che ci indica una flessione del 10- 15% del turismo in entrata – commenta Ingenito che è anche presidente nazionale dell’Aigo – a confermarlo anche le previsioni delle agenzie di viaggio che indicano un calo del fatturato del 40%”. E sulla Campania pesano secondo il rappresentante di Assoturismo Confesercenti le mancate scelte della politica.

“Da anni attendiamo un testo unico sul turismo, non c’e’ una piattaforma di supporto ed assistenza, fallite da tempo le aziende di soggiorno e enti provinciali e manchiamo di una regia concreta sulla promozione della nostra Regione – continua Ingenito – Non c’è un sistema di incentivi e i tour operator da tempo non investono sul nostro territorio”.