La triplice: si oppone alla soppressione degli Istituti case popolari

iacp avellino“Un nuovo scippo all’Irpinia destinato ad impoverire ulteriormente il territorio in un’ottica di napolicentrismo che la Regione Campania si ostina a portare avanti. E’ quello perpetrato ai danni degli Istituti Autonomi per le Case Popolari. Una riforma così importante visto il momento storico che vive il Paese è stata inserita nel calderone degli emendamenti al bilancio di previsione che la Regione si appresta ad approvare. Con un colpo di mano l’ente guidato dal Presidente Caldoro istituisce l’Ares, l’Azienda Regionale per l’Edilizia Sociale con sede a Napoli con articolazione in cinque distretti sul modello fallimentare dell’Arpac. A farne le spese saranno ancora una volta le piccole province a cominciare da quella di Avellino che vedrebbe trasformato l’Istituto, che peraltro non pesa sul bilancio regionale, in un distretto senza autonomia organizzativa e gestionale in quanto i proventi di fitto e vendita di alloggi, che attualmente vengono destinati per la manutenzione dei circa 7000 alloggi, finirebbero nelle casse della Regione Campania. Un provvedimento che impoverisce il territorio e che avrà ripercussioni anche sull’indotto determinato dai lavori di manutenzione ( i cui appalti sicuramente verranno fatti  dall’ARES a livello regionale e quindi napoletano ) ai quali vengono sottoposti gli alloggi Iacp. Bisogna correre ai ripari per evitare che venga compiuto questo colpo di mano che decreterà la fine dell’Erp. La riforma degli Istituti va fatta ma in maniera diversa, innanzitutto non attraverso un emendamento col solo scopo di portare a Napoli la gestione, i soldi e gli alloggi degli II.AA.CC.PP. di tutta la Campania, ma con una vera e propria legge che punti sulla provincializzazione, a difesa dei territori e delle fasce deboli”. Lo scrivono, in una nota, i segretari provinciali di Cgil Vincenzo Petruzziello, Cisl Mario Melchionna e Uil Franco De Feo.