Atripalda, Venerdì santo: oggi la via crucis
L’associazione Pro Loco Atripaldese presenta la diciassettesima edizione della Via Crucis, uno dei più antichi riti della comunità della Valle del Sabato. Il nuovo team dell’organizzazione, con a capo il presidente, Lello Labate, il vicepresidente, Sabina Mutascio, e il segretario Mauro Esposito, è al lavoro per definire gli ultimi dettagli di uno spettacolo storico- religioso in grado di attrarre pubblico da tutta l’Irpinia. Dal 1997 è stata ripresa la tradizione di una devota famiglia atripaldese che è stata tramandata di padre in figlio e che ripercorre gli ultimi momenti della vita di Gesù. Tra le locations, la collina di San Pasquale. Venerdì Santo 29 marzo 2013, alle 20, nel centro storico di Atripalda,presso piazza Garibaldi. verrà interpretata la passione di Cristo. La rappresentazione scenica è affidata all’esperienza e alla bravura della compagnia teatrale Clan H diretta dal maestro Lucio Mazza e i testi recitati sono tratti dal libro ‘Quid est veritas?’ di Matteo Claudio Zarrella. Novità dell’edizione 2013 sarà una terza location che inaugurerà la sacra rappresentazione con l’ultima cena, l’arresto e il processo del sinedrio, in piazza Garibaldi, nell’area alle spalle del porticato, dove una volta vi era la prima Dogana dei Grani, simbolo della vocazione commerciale di Atripalda. La scena si sposterà poi sul sagrato della chiesa di San Ippolisto per il processo di Ponzio Pilato, proseguirà verso piazza Umberto I e si concluderà, come da tradizione, con le ‘cadute’ e la crocifissione sulla collina di San Pasquale. A dare vita ai principali personaggi: Pellegrino Giovino, che vestirà per la seconda volta i panni di Gesù, Salvatore Mazza come per gli anni scorsi sarà Ponzio Pilato, Luciano Picone il giudice Caifa, Felice Cataldo Erode, Modestino Minichiello il sacerdote Hannan, Sabino Balestrieri Pietro, Andrea De Ruggiero Giuda, Francesco Teselli Matteo, Santa Capriolo Maddalena, Arcangelo Zarrella Centurione, Laura Tropeano Procula. Altri volontari parteciperanno in veste di soldati, apostoli, popolani, tecnici e fotografi. I tessuti utilizzati dalla stilista Simonetta Ricciarelli per la realizzazione degli abiti di scena sono stati donati dall’imprenditore Enzo Angiuoni. Tale progetto si è concretizzato grazie al 5×1000.(fonte Il Sannio Quotidiano- edizione Irpinia)