Insorgenza civile approda in Irpinia. Dicè: “In campo a prescindere dalle elezioni”

insorgenza-simbolo-elezioniInsorgenza civile mette radici anche in Irpinia. Il percorso già è cominciato e le trattative per i vari approdi pullulano. Il movimento politico meridionalista, capitanato da Nando Dicè, inizia a far gola anche a qualche sindaco insieme al suo folto gruppo di amministratori del mandamento baianese pronti ad abbracciare il Sud. Al momento il nome è top secret. La riserva potrebbe essere sciolta anche a stretto giro.
Ad annunciarlo è proprio il leader Dicè. “E’ evidente che la partitocrazia imperante ha creato danni anche in Irpinia e nel Sannio. Noi continueremo a portare avanti la denuncia dei disastri provocati dalla partitocrazia e punteremo su una nuova classe politica basata sulle tradizioni locali. Siamo per la macro Regione del Sud, per la tutela delle Province e siamo convinti che sia necessario ridisegnare la geografia politica; ritornare all’autorganizzazione della cultura così come è fondamentale non cedere più sovranità turistica alle grandi aziende del nord. In questo contesto si pone il movimento a difesa della cultura e della identità del Sud d’Italia. Del resto in Italia non c’è nulla di uguale. L’unità è solo su carta. Mi chiedo cosa hanno in comune Avellino e Biella, tanto per citare un esempio”.
“Siamo nati da poco, stiamo tessendo la rete anche nell’avellinese. Sicuramente saremo presenti per le competizioni Provinciali e Regionali. Con noi già ci sono molti amministratori locali, alcuni in procinto di ufficializzare l’adesione”.
E’ già stato individuato un responsabile per Avellino?
“E’ Luigi Simeone”.
L’obiettivo?
“Dare al Sud la giusta rappresentanza”.
Insorgenza civile è un movimento autonomo?
“Sì. Non siamo né con il centrosinistra né col centrodestra”.
E’ un movimento di protesta un po’ come il Movimento Cinque stelle?
“A Grillo manca l’aspetto identitario; mancano le azioni a difesa del Sud. Siamo d’accordo con lui solo nella battaglia contro la partitocrazia”.
Il suo messaggio indirizzato all’Irpinia e al Sannio qual è?
“Liberiamoci dai padroni che da 70 anni hanno ridotto l’Irpinia e il Sannio a terre di emigrazione”.
Con chi ce l’ha?
“Con De Mita, Mastella in primis. Se il Sud non si aiuta da solo è inutile trovare poi liberatori”.

Insorgenza civile è nato nel 2008. Ha partecipato alle Comunali e alle Provinciali di Napoli e non solo.

“L’insorgenza – dichiara l’architetto Dicè -  è uno stato d’animo di rivolta consapevole allo stato di cose attuali. Chi insorge, insorge prima di ogni altra cosa contro la situazione di ingiustizia permanente che percepisce nella realtà. Non si sente rappresentato ed ha scarsa o nessuna fiducia della delega alla rappresentanza delle sue idee e dei suoi interessi. Chi insorge, insorge in prima persona, rivolgendosi agli altri solo per raggiungere scopi irraggiungibili singolarmente. Insorgenza è attivismo e non riconosce nessun valore alle idee astratte che prima o poi si trasformano in ideologie”.

“Il movimento esiste a prescindere dalla sua presenza alle tornate elettorali. Esiste perché lo scopo per cui si è venuto a formare non dipende dalla propria presenza nelle istituzioni. Gli uomini in movimento, non ambiscono a tornaconti personali o a rendite politiche parassitarie. La partecipazione del Movimento alle competizioni elettorali è solo funzionale all’opera di divulgazione e\o di coinvolgimento di chi condivide una base comune di appartenenza, un percorso politico totalmente alternativo all’esistente, uno scopo comune da raggiungere.
Un movimento di uomini e\o di idee ed interessi, crea sulle ragioni della sua esistenza la naturale consapevolezza dell’azione come principio cardine di tutte le sue attività”.

Fonte il Sannio quotidiano edizione Irpinia, Teresa Lombardo