Vallata, trivellazioni, dagli studenti una proposta di legge

VallataAll’interno del progetto ‘Ragazzi in aula’, iniziativa della presidenza del consiglio regionale sulla partecipazione degli alunni della Campania alla vita legislativa dell’ente, gli studenti dell’istituto Enrico Fermi di Vallata, guidato dal dirigente Sabato Centrella, coordinati dalla docente Gerarda Tanga, hanno presentato una proposta di legge contro le trivellazioni petrolifere in Irpinia e Campania. Gli alunni delle classi seconda B, quarta A e  quarta B nella proposta ‘Provvedimenti urgenti in materia di governo del territorio e per la riduzione del consumo di suolo’  hanno definito una relazione introduttiva nella quale analizzano i danni ambientali e le incompatibilità con le attività economiche presenti sul territorio e un articolato nel quale propongono di fermare i progetti di ricerca e di definire criteri di sostenibilità ambientale per la ricerca di fonti energetiche sul  territorio. “Noi giovani siamo stati già defraudati del nostro futuro a causa della crisi, ma non vogliamo rinunciare alla speranza di  vivere e crescere in un ambiente sano, non calpestato dagli interessi economici di pochi, a discapito del futuro di tanti. A questo si aggiunge l’impoverimento di interi territori, la svalutazione immobiliare, la fine di alcuni settori, in particolare quello agricolo di trasformazione alimentare e turistico, che in presenza di  trivellazioni e della relativa desolforazione sono costretti a soccombere. Questo appello è rivolto a tutte le istituzioni che nei ruoli diversi e per diverse competenze, ci rappresentano”, le parole degli studenti. Nell’articolato si evidenzia la necessità di conciliare l’iniziativa economica con l’utilità sociale, senza recare danno alla sicurezza, alla salute, alla dignità umana e all’ambiente. I ragazzi chiedono alla giunta regionale, al fine di assicurare processi di sviluppo sostenibile, di non rilasciare nuovi titoli minerari per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi e di coinvolgere la popolazione attraverso riunioni e convocazioni del consiglio delle autonomie locali per consentire la massima diffusione delle informazioni, degli atti e dei documenti. (Fonte il Sannio Quotidiano- edizione Irpinia)