Sirignano, un polo universitario nel Palazzo Caravita

Palazzo Caravita-SirignanoUn polo universitario e di alta formazione nel palazzo Caravita. E’ il progetto dell’amministrazione comunale di Sirignano, progetto che potrebbe realizzarsi una volta completati gli interventi di restauro grazie a finanziamenti europei. Giorni fa, inoltre, l’amministrazione comunale ha dato l’incarico al professore Miano, docente di architettura, di redigere un progetto per la riqualificazione del giardino del palazzo Caravita, che è di proprietà del comune in seguito ad un atto di esproprio. Si tratta di uno dei beni architettonici e storici più famosi e affascinanti del paese.  E’ il ‘palazzo del principe’, quello di cui parlò la giornalista Matilde Serao sul ‘Corriere di Napoli’ nel novembre 1889. “Il principe di Sirignano e la principessa di Sirignano hanno voluto che le fortunate nozze fossero celebrate nel loro castello, messo in una incantevole posizione nella verde e lieta campagna nolana. Il castello di Sirignano è una simpatica costruzione del 1600 che il valente ingegnere Chioccarelli ha restaurato, pur lasciandogli il suo carattere e dandogli tutti gli agi della vita moderna: la stanza da pranzo, che è di costruzione totalmente nuova, è allegra, pittoresca e piena di chic”, le parole della giornalista napoletana nella cronaca dell’epoca, riportata nella pubblicazione ‘Giuseppe Caravita e Sirignano alla fine dell’800’, opera del professore Pasquale Colucci. A fornire altri particolari storici sul noto palazzo di Sirignano, ancora il professore Colucci, con alcuni passi di un’altra sua famosa pubblicazione ‘Un paese chiamato Sirignano. Piccola guida al patrimonio culturale e alle potenzialità del territorio’. Dalle ricerche di Colucci, si apprende che la prima citazione del palazzo feudale di Sirignano si rileva dal catasto onciario del 1754, nel quale l’edificio fu descritto così: “Un palazzo con largo avanti, cisterna per proprio uso e giardino murato appartenente al duca don Vincenzo Caracciolo”. Nella prima metà dell’800, dai Caracciolo della Gioiosa il palazzo passò ad altri proprietari, fino a quando, nel 1884, fu acquistato da Giuseppe Caravita, principe di Sirignano,che lo trasformò in un centro di ritrovo per nobili e artisti, frequentato, tra gli altri, dal tenore Enrico Caruso, dal poeta Savatore Di Giacomo e dal pittore Eduardo Dalbono.(Flavia Squarcio- fonte Il Sannio Quotidiano – edizione Irpinia)