Dalla Regione 50 milioni per ‘ponte’ scuola – lavoro

NTcwMzg5NDUz_o_napoli---caldoro-incontra-il-direttore-caruso-al-forum-Un ‘ponte’ tra la scuola e il lavoro. Nuovi percorsi che consentano ai ragazzi, già mentre studiano, di comprendere cosa e’ richiesto dal mondo del lavoro. Per i “poli formativi”, la Regione Campania stanzia 50 milioni di euro, provenienti da una misura del Piano azione coesione, per dare vita a una filiera integrata di istruzione e formazione professionale, rivolte al sostegno dello sviluppo delle filiere produttive del territorio e alle politiche di inserimento lavorativo dei giovani.
Mettendo in contatto scuola e imprese, si va a “eliminare quell’intermediazione che nella formazione, per il passato, ha creato tanti danni”, ha spiegato Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, che su Twitter rilancia sottolineando che si tratta “di una visione strategica che unisce in scuola e lavoro. La Campania e’ avanti, lavoriamo con i sindacati e le imprese per i giovani”. La Regione infatti e’ la prima in Italia a sperimentare questo modello che “puó essere replicato anche nelle altre Regioni del Sud”.
“Questi poli formativi partiranno dalla sollecitazione gia’ al tempo della scuola di un percorso formativo che perviene direttamente dalle aziende – ha affermato l’assessore al Lavoro, Severino Nappi. – E’ una misura che non ha precedenti e fa in modo che offerta e domanda del mondo del lavoro incontrino la scuola”. Per l’assessore regionale all’Istruzione, Caterina Miraglia, i poli creano una “rete tra le scuole”. Il percorso dei poli formativi sarà strutturato con “un minimo di due scuole per polo, collegate a tutti gli operatori di un determinato sistema”.
I fondi sono destinati a diverse misure che le scuole potranno mettere in atto: adeguamento dei laboratori degli istituti tecnici e professionali, poli tecnico-professionali di filiera, modelli innovativi di alternanza scuola-formazione-lavoro. Tra le misure private “Lo spazio per apprendere” che prevede interventi di adeguamento dei laboratori destinati al l’apprendimento; “Il lavoro in piazza”, ispirata al modello “Piazza dei mestieri” realizzato a Torino; “Maestri in bottega” destinati a giovani apprendisti; “Viaggiando si impara”, come esperienza educativa e formativa utile all’apprendimento.