Comunali, Silvestri (Pdl) tra inviti e bordate

f1 a - Adelchi SilvestriIl quartier generale azzurro di Via Tagliamento si siede attorno tavolo ancora una volta, lo fa in serata per mettere nero su bianco diversi punti all’ordine del giorno. Primo fra tutti: manifestazione di sabato che si svolgerà nel pomeriggio (ore 16.30) al Viva Hotel di Avellino. Ma sul tappeto inevitabilmente anche la questione targata amministrative e designazione dei componenti del comitato elettorale.

Un vertice rigorosamente a porte chiuse convocato dal coordinatore cittadino Adelchi Silvestri che si è protratto fino a tarda sera, aperto chiaramente non solo al numero uno provinciale Cosimo Sibilia, ai suoi due vice Cusano e Ruggiero ma anche ai dirigenti del partito. Confronti necessari considerata anche la spaccatura che al di là di quello che si dichiara c’è, eccome. Una rottura che investe non solo il Pdl ma coinvolge – anzi continua a coinvolgere anche il Partito democratico all’interno del quale la resa dei conti all’indomani delle primarie e delle politiche poi, non accenna ad abbandonare il campo. E se in casa Popolo Libertà il secondo candidato – come gli aventiniani vorrebbero – non è stato indicato, lo stesso vale per il Partito democratico che invoca le primarie qualora la quadratura del cerchio non dovesse giungere.

Ad ogni modo tutti – nessuno escluso – lavorano per ritrovare la compattezza in vista delle Comunali di maggio nella città capoluogo. Lo stesso vale per Adelchi Silvestri che ammette: “La spaccatura è un dato di fatto ma bisogna andare oltre e ritrovare l’unità quanto prima. A due mesi dalle elezioni non si è ancora deciso chi dovrà essere l’interprete di bisogni e risposte che dovranno essere date alla città. Confido nel buon senso di tutti i dirigenti e dei componenti della Direzione. Spero che si possa addivenire presto alla individuazione condivisa del candidato perché non possiamo perdere tempo prezioso”.

Ma secondo lei Giovanni D’Ercole, al quale si imputa la fuga in avanti, ha davvero le credenziali per poter interpretare al meglio il ruolo di primo cittadino?

“Non parlerei di fuga in avanti. Sta lavorando alle due liste civiche che comunque parteciperanno alle prossime amministrative al di là se sarà lui il candidato che il Pdl deciderà. E non è un lavoro sprecato. E’ necessario ritrovare però l’unità su un uomo di punta che possa mettere d’accordo tutti”.

Lei ha qualche appunto da fare all’ex capogruppo cittadino?

“No. Ho lavorato con lui per oltre tre anni e posso garantire le sue capacità, le sue competenze, la conoscenza delle leggi; la sua trasparenza ed onestà; è un giovane che conosce palmo a palmo la città. Ritengo che sia un candidato autorevole e naturale così come lo stesso Cosimo Sibilia ha più volte fatto presente”.

 

Come mai non ha partecipato alla conferenza stampa convocata da De Conciliis e company?

“Non sono stato invitato”.

Qual è l’appello a quella parte di dirigenti che continua a mandare a dire: prima i programmi e poi tutto il resto?

“… fare in fretta. Se la questione ruota attorno al candidato. Viceversa se la loro intenzione è quella di indebolire il partito, queste posizioni sono da evitare. Potrebbe essere il momento della sintesi e della svolta per il centrodestra. Pertanto bisogna evitare fibrillazioni”.

Lei scenderà in campo?

“Sì”.

Sotto quale simbolo Pdl o lista civica?

“Preferirei il Popolo della Libertà”.

Quali sono i progetti che intende portare avanti per la città di Avellino. Continuerà nel solco tracciato in qualità di presidente della Commissione cultura?

“Credo che sia necessario valorizzare ogni territorio con attenzione alle periferie; fare della cultura volano economico coinvolgendo le realtà imprenditoriali, gettando le basi finalmente per la costruzione di un vero distretto culturale che contemporaneamente stimoli la creazione di un tessuto imprenditoriale integrato su una base culturale comune; fare di Avellino un grande laboratorio urbano sperimentale, un punto di snodo per itinerari culturali capaci di sostituire la mera fruizione con la partecipazione e il coinvolgimento attivo della cittadinanza; innalzare la capacità artistica e gestionale valorizzando le grandi risorse umane e promuovendo un’offerta diversificata; valorizzazione del centro storico sostenendo i commercianti perché sono convinto che tra il centro storico e le attività commerciali esiste un legame forte e biunivoco in quanto da un lato il cuore della città, con il suo plusvalore, rispetta le imprese commerciali, dall’altro le stesse lo valorizzano come luogo di aggregazione sociale, come luogo sicuro e vivibile. L’obiettivo può essere centrato creando occasioni di shopping che diventino momenti di aggregazione e crescita culturale ed economica; per quanto riguarda il sociale: rendere funzionale la teleassistenza per anziani; creare luoghi di aggregazione; consegnare ai giovani le strutture principali della città (penso all’Ex Gil)”.

Insomma Adelchi Silvestri ha le idee chiare che vorrebbe non lasciare accantonate nel cassetto delle progettualità dimenticate ma portarle avanti. E da lì che ha intenzione di ripartire per “reinventare Avellino”.

 

Fonte: Oggi in Edicola su Il Sannio Quotidiano di Teresa Lombardo