Comunali Avellino, Gabrieli lancia le 100 idee per cambiare la città

leonida gabrieliCento idee per cambiare Avellino. L’avvocato Leonida Maria Gabrieli lancia il “Manifesto delle 100 idee” ed organizza un evento pubblico per presentare alla città altrettante proposte concrete di governo per il capoluogo. L’appuntamento è per venerdì 15 marzo alle ore 17.00 al Viva Hotel di Avellino. L’avvocato Gabrieli ha stilato un elenco di 100 proposte concrete su quelle che, ritiene, debbano essere le direttrici di marcia della nuova azione amministrativa. Lavoro, Giovani, Cultura, Servizi Sociali, Urbanistica e Lavori Pubblici, Innovazione, Finanze, Futuro gli scenari da disegnare per cambiare Avellino ripartendo dalle proposte, oltre le liturgie della politica, con l’obiettivo di lavorare sui fatti.
Una traccia concreta per parlare di Avellino e di soluzioni reali ai problemi della città, ma allo stesso tempo anche un contributo che Gabrieli vuole offrire al PD e al Centro Sinistra per costruire una nuova alleanza partendo dai fatti, dalla concretezza, dagli obiettivi comuni, prima ancora che dagli uomini o dagli accordi politici. “Lo faccio con onestà, passione e competenza. Con la consapevolezza che servono subito scelte forti e trasparenti, rinnovamento profondo e radicale, innovazione e sviluppo. Con una nuova visione della città che metta al centro dell’agenda politica le cose da fare, i giovani, i servizi, il lavoro, i deboli, la vivibilità del quotidiano”, spiega Gabrieli nell’annunciare l’evento.
“Giovani, talento, pulizia, decoro, solidarietà, onestà, lavoro: sono queste le parole del nuovo vocabolario della politica – continua Gabrieli -. Sono queste le parole del mio vocabolario, le cento idee che metto a disposizione della città e della politica per cambiare Avellino. Lo faccio da avellinese tra gli avellinesi, da chi vive ogni giorno i problemi e le speranze di un cambiamento che stenta ad arrivare”.
Ad illustrare il Manifesto delle 100 idee sarà l’avvocato Leonida Gabrieli nel corso di una pubblica intervista con i giornalisti Pierluigi Melillo e Marco Staglianò.