Atripalda, pro loco: conto alla rovescia per la Via Crucis
Conto alla rovescia per la XVII edizione della Via Crucis ‘Eli, Eli, Lema’ Sabachtani!’: venerdì santo 29 marzo, si rinnova l’appuntamento con la rappresentazione in costume d’epoca organizzata dalla Pro Loco Atripaldese. La Via Crucis avrà inizio alle 19:30 nella piazzetta adiacente piazza Garibaldi con la messa in scena dell’Ultima Cena, proseguirà sul sagrato della Chiesa di S. Ippolisto Martire con la rappresentazione del processo a Gesù davanti a Ponzio Pilato, proseguirà poi lungo le strade del centro storico sino alla collina S. Pasquale, dove tantissime persone in un silenzio toccante assisteranno alla Crocifissione e alla deposizione del Cristo. La regia sarà guidata da Lucio Mazza e vedrà la partecipazione degli attori professionisti della compagnia del Clan H: Salvatore Mazza nel ruolo di Ponzio Pilato, Luciano Picone ‘atripaldese doc’ è il giudice Caifa, Felice Cataldo è Erode, Modestino Minichiello nei panni di Hannan, Sabino Balestrieri interpreta Pietro, Andrea De Ruggiero nel ruolo di Giuda, Francesco Teselli nei panni di Matteo, Santa Capriolo è Maddalena, Arcangelo Zarrella il centurione e Laura Tropeano nelle vesti di Procula. Il ruolo di Gesù di Nazareth sarà interpretato per la seconda volta da Pellegrino Giovino, come da tradizione familiare, mentre il padre Enrico vestirà i panni del Cireneo. Da ricerche effettuate, documenti e testimonianze raccolte, la processione del Venerdì Santo è una delle più antiche tradizioni della comunità del Sabato. Si dice di un uomo incappucciato che vestito di bianco e caricato di una croce, cade tre volte per il sentiero che conduce alla sommità della collina cosiddetta di S. Pasquale. Un rituale perpetuatosi per più di un secolo e mezzo. Dal 1997 l’uomo incappucciato si è vestito dei panni di Gesù di Nazareth. Tradito da Giuda, è arrestato e processato dai sommi sacerdoti del Sinedrio. Schernito da Erode, condannato dal popolo, Ponzio Pilato lo manda sulla croce. L’incrollabile fede che ispira l’evento, l’incredibile sacrificio che gli dà fiato e la forte tradizione che lo sorregge, rendono unica la rappresentazione sacra. L’associazione Pro Loco Atripaldese, nonostante le difficoltà, cerca con grande entusiasmo di portare avanti la tradizione con tanta passione e con un notevole impiego di risorse finanziarie, grazie soprattutto al contributo del 5×1000 che coprirà parte delle spese, per consegnare ancora una volta alla città e agli accorrenti da ogni dove una delle nostre più interessanti pagine di storia. In tale occasione inoltre l’Associazione offre ai visitatori la possibilità di pernottare presso le strutture alberghiere cittadine e di partecipare, nella mattinata di sabato 30 marzo, alle visite guidate (su prenotazione) ai luoghi storici della città. Consigliamo a chi giungerà da fuori Atripalda di lasciare l’auto nei parcheggi situati alla periferia della città.L’appuntamento per i figuranti è presso la nostra sede in via Roma 154/156 per la consegna dei costumi e per il 29 marzo alle 19.00 presso piazza Garibaldi.