Manocalzati, in Consiglio comunale è rottura tra maggioranza e opposizione

manocalzatiVenerdì otto marzo si è svolto il Consiglio Comunale a Manocalzati. All’ordine del giorno c’erano l’approvazione del verbale della seduta del tredici dicembre 2012 e l’approvazione del regolamento Comunale sul sistema di controllo interno come previsto dall’articolo tre comma due del D.L. 174/2012 convertito in legge 2013/2012. La minoranza consiliare, rappresentata dal gruppo civico “Rinascita Sociale”, ha espresso il suo voto contrario sul primo argomento, mente sul secondo se è astenuta.

Il gruppo di opposizione lamenta oramai da più di un anno la mancanza di un confronto aperto tra le parti. Ciò ha procurato alla politica locale una particolare forma di “stasi” che si è riflessa, a sua volta, anche nelle controversie generali. I consigli comunali sono seguiti da poche persone e questa cosa probabilmente rispecchia la situazione complessiva del paese: la politica non è più vissuta come negli anni passati.

“Rinascita Sociale” nel primo scorcio di questa legislatura si è battuta principalmente sul Bilancio e sugli sprechi. In pratica, il Bilancio è sempre un argomento dibattuto in ogni consiglio comunale e questo trascina la discussione sempre verso polemiche tra i consiglieri.

L’amministrazione comunale guidata da Pasquale Tirone è stata eletta nel 2011. In quell’occasione si presentarono soltanto due schieramenti civici: “Viva Manocalzati” con capolista il sindaco, nonché consigliere provinciale del Popolo della Libertà, e “Rinascita Sociale – Impegno per Manocalzati” capeggiata da Antonio Pellegrino Polcaro. In consiglio comunale, quindi, siedono soltanto due formazioni politiche che raggruppano al loro interno diverse esperienze partitiche. Ma, sovente, è mancato il confronto dalle parti. Tale situazione si è acuita nel corso del tempo ed è figlia di strascichi politici legati ancora al passato e alla contrapposizione Ciampi – Tirone.

Da più parti, però, si chiede un superamento di questo contrasto in nome del bene comune e in ottica di una nuova fase amministrativa. Ovviamente è necessario prima di tutto un contraddittorio costruttivo per “edificare” la nuova fase politica: in nome di una visione alternativa. L’obiettivo primario è il recupero del dialogo in Consiglio comunale in vista di un percorso costruttivo. Soltanto così la cittadinanza può riavvicinarsi alla politica locale e può immaginare un futuro da protagonista.