Incendio a Città della Scienza, nel rogo i cimeli di Umberto Nobile
Nel rogo di Città della scienza a Napoli bruciano anche oggetti e cimeli storici appartenuti al generale Umberto Nobile e conservati presso il Museo Civico di Lauro a lui intitolato.
Una mostra organizzata dal Cnr in collaborazione con l’ambasciata Norvegese dal titolo “ Fridtjof Nansen, esploratore, scienziato e benefattore dell’umanità (1861-1930). Evidenza ed attualità del suo pensiero e delle sue intuizioni scientifiche nelle ricerche del CNR in Artico” , inaugurata il 22 Febbraio che si sarebbe tenuta fino a fine Maggio. In esposizione una divisa di Umberto Nobile, utilizzata nella prima trasvolata del 1926, un giubbotto da pilota, un binocolo e un brogliaccio di bordo che aveva fatto ritorno a Lauro solo da poco dopo una lunga permanenza presso il museo delle isole Svalbard.
Partecipare alla mostra è stata per Lauro un’occasione importante, raggiunta grazie all’impegno profuso negli anni dal professore Antonio Ventre, presidente del Club Amici di Umberto Nobile, che da sempre ha a cuore la figura del trasvolatore lauretano “ E’ stata una perdita importante – dichiara il professore Ventre – molta attenzione era stata data ad Umberto Nobile nell’esposizione. Sessanta metri quadri interamente dedicati alle sue imprese, alla sua vita e alle sue missioni. La nostra intenzione era quella di partire da questo evento per creare una nuova rete di interscambio fra studiosi, cultori e turisti, e nonostante questa grave perdita”. Il Club degli amici di Umberto Nobile, infatti, ha un’agenda ricca di impegni tra cui il primo, quello del 25 Maggio con due scuole di Eboli per confermare l’impegno dell’associazione in merito al progetto “Una mappa concettuale su Umberto Nobile”.
Quanto accaduto a Napoli deve però portarci ad una riflessione “Le condizioni in cui da anni versa il museo di Umberto Nobile – dichiara l’avvocato Pasquale Colucci, presidente dell’associazione Pro Lauro – sono davvero disastrose. E’ inagibile, con vetri rotti, esposto alle intemperie. Figlio di una mancata attenzione da parte degli amministratori locali che non ne hanno cura”. La Pro Lauro, infatti, è attiva sul territorio come associazione culturale, di informazione e guida turistica ed ha più volte cercato un dialogo con le istituzioni locali. Il museo di Umberto Nobile è un bene comune – continua l’avvocato – dovrebbe essere aperto almeno nel fine settimana e per le scolaresche che già numerose ne fanno richiesta; ma senza agibilità, senza un bando di affidamento serio tutto questo resterà solo un’utopia e quello che ne rimane dei cimeli, di un pezzo della storia di Lauro andrà in fumo lo stesso, senza bisogno di un evento tragico. Dobbiamo riflettere riguardo all’accaduto e in sinergia con le istituzioni trovare un accordo per preservare la memoria di una figura che ha fatto la storia”.
Maria Magistro