Comunali Avellino, Dopo Galasso tra conferme e novità
Comunali ad Avellino. E’ il primo punto all’ordine del giorno nell’agenda dei partiti in Irpinia. Impazza il toto sindaco, anche se le scelte definitive restano da consumare. Il dialogo è in corso, ma l’incertezza domina in quanto la situazione di instabilità determinata dal voto delle politiche, finisce per travolgere lo scenario locale. Avanza il civismo sorretto da un desiderio di partecipazione, ma che non appare rinnovato negli uomini.
PDL. Fratelli coltelli. Questo è il clima che si respira all’interno del Popolo della Libertà ad Avellino. La scelta del candidato sindaco appare decisivo, non solo per le sorti del partito nel capoluogo, ma anche per tentare di afferrare la guida dell’Ente di Piazza del Popolo, da sempre saldamente ancorato nelle mani del centrosinistra. Il dibattito all’interno del partito di Cosimo Sibilia ruota introno al capogruppo uscente del Pdl, Giovanni D’Ercole. E’ considerato un giovane che per esperienza e qualità ha tutte le carte in regola per concorrere allo scranno più alto di Palazzo di Città. L’ambizione di D’Ercole è datata nel tempo, anche se non sono mai mancati gli stop and go del proprio partito intorno alla propria candidatura. Il senatore e coordinatore provinciale del Pdl, Cosimo Sbilia, ripete da giorni che quella dell’ex consigliere comunale del Pdl è una soluzione al momento accreditata ma che non è l’unica possibile. Per i fedelissimi di Sibilia come Nicola Battista, consigliere comunale uscente del Pdl, e l’ex capogruppo in consiglio provinciale, Franco Di Cecilia, è necessario verificare se ci sono le possibilità di un accordo con l’Udc. Anche se non tutti sembrano concordare all’interno dei berlusconiani irpini sul sostegno a D’Ercole. A mostrare perplessità sono sia gli amici di Gianfranco Rotondi che gli Italiani nel Mondo di Ines Froncillo. Per il consigliere regionale Sergio Nappi, al di la dei nomi resta prioritario lavorare intorno alla costruzione di una lista del Pdl forte ed autorevole. Non ha ancora preso la parola la vice coordinatrice provinciale del partito, Antonia Ruggiero.
UDC. Il partito di Ciriaco De Mita, attraverso il segretario provinciale Maurizio Petracca ha già fatto sapere che sarà in campo alle comunali in città con un proprio candidato sindaco e un proprio programma. Una ambizione spropositata che sembra ignorare del tutto il responso delle urne che alla Camera, alle scorse elezioni politiche si è fermata a soli 2.214 voti pari al 6,64 per cento. Per chi conosce le dinamiche politiche irpine, è naturale il gioco al rialzo che da sempre conduce De Mita. Spararla grossa con l’obiettivo di creare attenzione e attesa intorno al proprio progetto. Una tecnica che nel 2009 portò alla sconfitta, quando ad esprimere il candidato sindaco fu proprio De Mita che mise in pista il già sindaco Massimo Preziosi.
SCELTA CIVICA. Su tutto pesa l’incognita dell’altra componente centrista, Scelta Civica. Il movimento politico del premier uscente Mario Monti nella città di Avellino ha incassato il sostegno dell’ex sindaco Giuseppe Galasso, e di tanti spezzoni di classe dirigente a partire dall’ex consigliere regionale, Roberto Castelluccio e l’ex consigliere comunale di Avellino, Vincenzo Sbrescia. Il risultato elettorale alla Camera ha confermato il peso elettorale dei supporter del neo deputato Angelo D’Agostino, con 3.633 voti pari al 10,90 per cento. Numeri importanti che però hanno la necessità di essere incastrati in un puzzle di alleanze per essere determinanti. In questa logica, proprio ieri il neo parlamentare Angelo D’Agostino, è stato a Roma per un colloquio con il premier Mario Monti e il ministro Andrea Riccardi per capire la posizione da assumere sia in ambito nazionale che in ambito locale. D’Agostino è intenzionato a dare seguito a quanto promesso in campagna elettorale, ovvero un impegno politico diretto da parte del proprio movimento già a partire dalle amministrative di maggio. Da quanto si apprende il percorso di Scelta Civica sembra destinato a rimanere autonomo rispetto a quello dell’Udc. Una divisione, tra i due movimenti centristi, che sembra non dispiacere ad entrambi, considerati anche gli stralli che Ciriaco De Mita ha usato in campagna elettorale nei confronti di D’Agostino che invece ha dimostrato di aggregare intorno a se sindaci di comuni importanti della provincia. Autonomia che consentirebbe ai montiani, in Irpinia, di siglare intese e aprire collaborazioni anche con il Partito democratico.
PD. Ipotesi avanzata nei giorni scorsi, proprio dal neo parlamentare del Partito Democratico, Luigi Famiglietti, che ha chiuso ad un ipotesi di dialogo con l’Udc, dicendosi invece disponibile all’intesa con Scelta Civica. Questo mentre nel Partito Democratico fervono i preparativi per la celebrazione delle Primarie per la scelta del candidato sindaco al comune di Avellino. Un appuntamento che la direzione nazionale dei democratici ha fissato per il prossimo 24marzo, anche se ad Avellino al momento nulla è stato deciso. Una riunione dei circoli cittadini dovrebbe sciogliere le riserve in questi giorni. Sono in corso anche dei contatti con i vertici romani del partito, dove è stato chiarito che la candidatura a sindaco dovrebbe essere assegnata alla componente vicina all’area Letta. Tra questi spiccano i nomi di Lello De Stefano, l’ex leader degli industriali irpini, Silvio Sarno e non si esclude neanche quello dell’ex assessore Elvira Matarazzo. Un valzer destinato a proseguire anche perché, su tutti potrebbe avere la meglio il senatore uscente Enzo De Luca. Per i democratici resta da sciogliere anche il tema dell’alleanza alle amministrative con Sel.
SEL. Chiarimenti potrebbero arrivare dal partito di Vendola già venerdì 8 marzo (ore 17.30) quando, presso il Centro-Sociale” Samantha Della Porta”, si svolgerà l’assemblea provinciale di Sinistra Ecologia Libertà, per discutere della situazione politica dopo il voto. L’assemblea sarà aperta dalla relazione del coordinatore provinciale, Giancarlo Giordano, che illustrerà la linea che il partito intende seguire in città. Certamente, gli esponenti avellinesi del partito del governatore della Puglia, non mancheranno di ribadire ancora discontinuità e innovazione, rispetto alle passate gestioni cittadine.
MOVIMENTO 5 STELLE. I grillini ad Avellino, forti dei 6.270 voti pari al 18,81 per cento incassati alla Camera, e convinti della propria candidata a sindaco, Tiziana Guidi, marciano spediti verso la conquista di Piazza del Popolo. I seguaci di Beppe Grillo muovono dalla convinzione di mandare a casa, anche ad Avellino, tutti coloro che fin qui si sono cimentati nel governo comunale. Il loro progetto per il governo della città resta ancora da chiarire, anche se non hanno mancato di rilanciare la battaglia sul parcheggio interrato di Piazza Libertà.
LISTE CIVICHE. Accanto ai partiti si stanno organizzando alcuni movimenti civici. Il più consistente, anche per la campagna pubblicitaria già avviata è quello del progetto civico per Avellino, con a capo l’ex vice sindaco Gianluca Festa. Il numero due dell’Amministrazione Galasso sembra intenzionato a non mollare pur di indossare la fascia tricolore. Attorno a se sta raccogliendo significative adesioni sia dalla società civile che nell’ambito di consiglieri comunali uscenti. Oltre a Festa circolano anche altre iniziative civiche che nelle prossime settimane potrebbero presentarsi definitivamente agli elettori.