M5S, Il neo deputato Carlo Sibilia: “Se il governo non ha la fiducia, cosa succede?”

costi-della-politica-la-camera-spende-denaro-pubblico-per-i-corsi-di-lingue-ai-deputatiI neo eletti in Irpinia, di Camera e Senato, in questi giorni sono bersaglio di critiche e apprezzamenti. Del resto chi accetta di ricoprire un ruolo pubblico non può che sottoporsi al giudizio dei cittadini, anche dopo che il momento elettorale è concluso.
In questi giorni, ad urne chiuse, già inizia a serpeggia un certo imbarazzo, perché chi è stato votato mostra, prima ancora di cimentarsi nell’impegno parlamentare, una evidente ignoranza a partire delle regole minime della Costituzione.
Gli elettori, anche avendo motivate ragioni per esprimere attraverso il voto un messaggio di protesta nei confronti dell’intera politica, hanno finito per dar vita ad una situazione alquanto imbarazzante.
Hanno scelto di affidarsi dalle mani di una rappresentanza parlamentare che non ha fatto davvero nulla per farsi apprezzare, sia nei comportamenti politici che in quelli personali, a quelle di un gruppo di neo eletti che ogni definizione potrebbe finire per qualificarli in positivo.
Il largo consenso intercettato dal movimento politico del comico urlatore e rabbioso, Beppe Grillo, ha eletto una rappresentanza parlamentare che sta al all’attività legislativa come i cavoli a merenda. Alla Camera e al Senato si lavora per fare le leggi che è attività ben diversa e distante da lanciare ingiuriare, beceri slogan e frasi indecenti attraverso la rete e i social network.
Il compito dei deputati e senatori è dunque altro. Tutti coloro che hanno tentato di spiegarlo alla pubblica opinione, durante la campagna elettorale, non sono riusciti. E’ prevalso il desiderio di demolire l’intero sistema politico. Il risultato delle urne ha portato ad una situazione di ingovernabilità, proprio per l’assenza di una netta maggioranza in parlamento capace di votare la fiducia al Governo, aggravata da una massa di eletti che non è in grado di proporre alcuna soluzione tale da consentire al Paese di dotarsi di un nuovo esecutivo.
Con ogni probabilità il Capo dello Stato potrebbe non riuscire a trovare una sintesi condivisa, tra le rappresentanze parlamentari, capace di dar vita ad un nuovo esecutivo, e tra pochi mesi il ritorno alle urne non potrà che essere inevitabile. Tutto coloro che hanno votato Grillo in buona fede, nella speranza di cambiare qualcosa, saranno costretti a ricredersi e pentirsi, come sta già avvenendo. Infatti, molti stanno riflettendo sull’errore commesso a delegare quelli che dicevano solo “di mandare tutti a casa”.
Gli elettori saranno costretti a convincersi che il Governo che serve all’Italia non può rappresentarlo chi sa solo contestare e dire che tutto non va. Il Governo che serve all’Italia può rappresentarlo chi è capace di approfondire le questioni, elaborare proposte e ascoltare le istanze dei cittadini, anche attraverso la rete, ma prima di tutto stando in mezzo ai cittadini.
Saremo lieti di rivedere questo giudizio solo quando i neo eletti dimostreranno una qualche capacità di dialogo sui problemi della nostra provincia. Restiamo in attesa. Anche se l’esordio su facebook di Carlo Sibilia, appena eletto parlamentare nelle file del Movimento 5 Stelle, è stato questo: “Se il governo non ha la fiducia, cosa succede? …Volevo capire, una volta che il governo non si è formato, cosa succede? …Se il presidente della repubblica è nel semestre bianco, lo può fare ugualmente?”. Cari elettori, questo è il frutto della protesta!