L’intervista – Pionati: “Il centrodestra si organizzi altrimenti ci sarà uno tsunami”

Pionati1Uno tsunami che non ha risparmiato certo la terra d’Irpinia: esclusi eccellenti da una tornata elettorale anomala, fatta di veti incrociati, veleni e intese a tavolino nelle segrete stanze. Cambi di rotta repentini in piena campagna elettorale per delusioni rispetto a candidature negate. Se da un lato il risultato non premiante ha fatto saltare dalla sedia proprio il senatore uscente Enzo De Luca – che spera di poter comunque avere un incarico di governo come sottosegretario, almeno queste sono le voci che circolano dai palazzi che contano – dall’altro, come si sa, c’è Giuseppe De Mita che resterà in bilico con ogni probabilità ancora per molti giorni fino a che non ci sarà nero su bianco. E se a questo si aggiunge l’amara constatazione dell’ex parlamentare e giornalista Rai Francesco Pionati – che fuori dalla competizione politica, ha giocato le sue carte alle Regionali nel Lazio ma è riuscito solo a raggranellare cento voti – le somme sono presto fatte: gli elettori hanno indicato la strada. E’ quella del rinnovamento.
“Si è consumato un terremoto di proporzioni gigantesche. E’ sotto gli occhi di tutti. Si è andato consolidando un partito del 25% che ha di fatto distrutto la Destra, l’Udc, Fli… E’ un equilibrio politico assolutamente precario. Nella migliore delle ipotesi si voterà entro due anni”.
E’ in sintesi l’analisi politica che porta la firma di Francesco Pionati che aggiunge: “La maggioranza non esiste, a questo stato di cose si aggiunge la crisi economica che morde, un sistema elettorale marcio. Ritengo che il problema sia a monte”.

Cosa bisogna aspettarsi ancora?
“Credo che Grillo sia un fenomeno in crescita perché si alimenta dalle vecchie logiche di partito e dalla crisi economica devastante; il centrosinistra si riorganizzerà – e questa volta con l’intenzione seria di vincere – rilanciando, così come avrebbe già dovuto fare, Renzi come candidato premier. Diversa è la situazione del centrodestra. Non è chiaro cosa possa succedere. Berlusconi non è eterno. Lui ha condotto una campagna elettorale straordinaria, senza di lui non ci sarebbe stato questo risultato. Però non si può continuare a puntare sempre su Berlusconi. Il dato è che le alleanze di centrosinistra e di centrodestra rappresentano meno di un terzo della popolazione italiana”.

Ma la risposta ci sarà pure o no?
“Il centrosinistra ha la soluzione in tasca. E’ Renzi. Il centrodestra dovrebbe riorganizzarsi senza commettere più l’errore di liste collaterali che hanno fatto una brutta figura, essendo tutte operazioni studiate a tavolino. Mentre il centrosinistra ha avuto emorragie e può vantare più sacche di voto da recuperare, il Pdl non ha lo stesso vantaggio. Bisogna far presto”.

Ma in Irpinia cosa è successo? Iannaccone fuori. A lei è capitata la stessa sorte…
“La notte dei lunghi coltelli. Abbiamo eletto un siciliano nella circoscrizione Campania2, non so nemmeno come si chiama. Era al numero 4 nella lista Pdl. Questa impostazione non solo ha pesato sul risultato, tanto è che è stato più basso rispetto quello ottenuto in Campania 1 ma provocherà ripensamenti. E’ il momento che il centrodestra si organizzi daccapo”.

Anche l’Udc ha preso una pesante batosta, Giuseppe De Mita rischia di non salire i gradini del palazzo romano…
“Il vento nuovo è arrivato. C’è un segno di forte cambiamento. E’ un segnale importante. La svolta deve arrivare ora dal nuovo sistema elettorale dove dovranno essere gli elettori a scegliere il proprio candidato”.

Lei candidato nel Lazio ma non è riuscito a raggiungere il risultato sperato. Come mai la scelta di correre per le Regionali?
“Storace mi avevo chiesto di dargli una mano. Ma non c’era nulla di più. Il risultato lo si sapeva già. Non c’era alcuna ambizione”.

Il suo collega irpino Iannaccone ha lanciato dardi avvelenati contro Berlusconi e company. In piena campagna elettorale fece sapere che avrebbe appoggiato il Pd, lei come si comporterà da oggi in poi? Continuerà a restare fedele al centrodestra?
“Non cambio partito, resto nel centrodestra. Poi verificheremo se ci saranno le condizioni per la riorganizzazione dello schieramento. La partita vera sono le Regionali, le Politiche che si ripeteranno a breve. E’ folle il governo di larghe intese perché è impossibile mettere insieme il diavolo e l’acqua santa. Del resto quali provvedimenti usciranno? Sarà un papocchio”.

Comunali alle porte, cosa farà?
“Ci metterò più attenzione perché anche in città è successo di tutto di più. L’ex sindaco è approdato in un altro schieramento, etc. etc. Dovrò valutare con attenzione il da farsi. Certo è che ci vuole un cambiamento forte. E se lo stesso De Mita resterà fuori dalla competizione questo è un fatto davvero significativo che ci deve far riflettere e non poco”.

Fonte il Sannio quotidiano edizione Irpinia,  Teresa Lombardo