Fermi i bus, altra giornata nera per utenti Sita

autobus_sitaNuova giornata nera sul fronte del trasporto pubblico campano. Ancora forti disagi, infatti, si registrano per gli utenti della Sita.

La quasi totalita’ dei bus e’ rimasta fermi nei depositi a causa della vertenza che vede contrapposte le organizzazioni sindacali ai vertici aziendali per l’annunciato ritardo nell’elargizione degli stipendi. L’agitazione va avanti ad oltranza, ma due appuntamenti potrebbero sbloccare la situazione.

Il primo e’ in programma domani, quando l’assessore regionale ai trasporti Vetrella incontrera’ i vertici della Sita. Il 6 marzo, poi, e’ previsto un confronto tra organizzazioni sindacali di categoria e l’amministratore delegato dell’azienda, Vinella.

Sono fermi tutti i 270 bus dell’azienda di trasporti Sita Sud e anche oggi sono rimasti a terra gli utenti, ben 33mila, delle tre province interessate, vale a dire Salerno, Napoli e Avellino. Sono pesantissimi i disagi per cittadini e pendolari; cinquemila al giorno solo sulla linea Salerno-Napoli.

Domani e’ previsto un incontro tra il direttore della Sita Sud Campania, Simone Spinosa, e l’assessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella. Ma, intanto, Spinosa, ribadisce: ‘Siamo pronti a lasciare il servizio in Campania, questa e’ l’unica regione dove non e’ possibile programmare nulla’. E spiega anche perche’. La Sita Sud assicura il servizio su gomma in Campania, Puglia e Basilica. Solo in Campania copre collegamenti per circa 10milioni di km; in alcune zone, come la Costiera Amalfitana, i cittadini senza i bus blu della Sita non potrebbero avvalersi di forme di trasporto alternative.

‘Siamo 462 dipendenti e, me compreso, rischiamo il posto di lavoro – spiega Spinosa – i corrispettivi che ci vengono erogati dai vari enti e dalla Regione Campania non coprono i costi di esercizio, la perdita e’ di circa 9 milioni. Due le fonti di introiti: i ricavi del traffico e il corrispettivo che gli enti appaltanti ci versano in base ai chilometri che copriamo.

Ebbene, allo stato attuale abbiamo ritardi di pagamenti: la Provincia di Napoli ci deve pagare i mesi di novembre e dicembre; quella di Avellino il mese di dicembre. La Regione Campania ci deve pagare i mesi di novembre e dicembre. Al momento l’unica provincia in regola e’ quella di Salerno. Se anche solo la Provincia di Napoli ci pagasse, potremmo pagare gli stipendi e far ritornare attivo il servizio’.

C’e', poi, la questione dei tagli, ‘fortissimi’ della Regione Campania alla quale Spinosa chiede questo: ‘L’obbligo di servizio pubblico, cioe’ ci pagano per quanto spendiamo’.

‘Parlo da imprenditore di un’azienda privata e chiedo perche’ ogni giorno ci sono delibere sull’Eav e su aziende pubbliche e su noi nulla? – conclude il direttore della Sita Campania – in questa regione non c’e’ programmazione ecco perche’ se le cose non dovessero cambiare, lasciamo tutto. Continuiamo a lavorare in Puglia e Basilicata dove si fanno gare con contratti di nove anni e dove e’ possibile programmare ma ce ne andiamo da questa regione dove si vive alla giornata’.