Estorsioni nel nolano, in manette il nipote di Biagio Cava

arresto carabinieri

Avevano tentato di portare il gestore di un locale pubblico a cui avevano chiesto il ‘pizzo’ a colloquio con il capoclan, ma sono stati arrestati. In manette anche il nipote del boss detenuto Biagio Cava, gruppo criminale attivo a Quindici, comune a cavallo tra le province di Napoli e di Avellino. A eseguire i provvedimenti cautelari i carabinieri del Nucleo operativo di Nola. I destinatari delle ordinanze cautelari in carcere, emesse lo scorso 25 febbraio dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Dda sono: Eduardo Avelli, 33enne ritenuto elemento di spicco dei Cava, nipote del capoclan e Aniello Acunzo, 45 anni, attualmente detenuto, considerato affiliato di punta dell’organizzazione criminale.

I due sono ritenuti responsabili di tentata estorsione continuata e aggravata, commessa con metodo mafioso, con l´intento di estendere le attività illecite e l´area d´influenza del clan nel territorio nolano. Avevano preso di mira il gestore 47enne di un ristorante-discoteca di Nola e avevano tentato di prelevarlo forzatamente per portarlo a colloquio da Salvatore Cava, figlio del capoclan Biagio Cava, in quel momento latitante e reggente del clan camorristico. Il tentativo non era andato a buon fine per la fuga inaspettata della vittima.