Provincia, il Pd non si opporrà allo scioglimento

FOTO 1 - IMMAGINI DEL CONSIGLIO PROVINCIALEIl Partito Democratico non chiederà l’intervento del tribunale amministrativo per opporsi al decreto di scioglimento del Consiglio provinciale di Avellino. La decisione è stata presa dal gruppo degli ex consiglieri democratici a Palazzo Caracciolo. A darne notizia, in conferenza stampa, è stata l’ex Presidente dell’Ente, Alberta De Simone, affiancata dagli ex colleghi nel parlamentino di Piazza Libertà, Antonio Felice Caputo, Stefano Farina, Franco Russo, Nando Romano. In sostanza il partito di via Tagliamento ha abdicato all’ipotesi di ingaggiare una battaglia legale nei confronti della decisione ratificata lo scorso 12 febbraio dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ovvero lo scioglimento del Consiglio provinciale e la contestuale nomina del commissario straordinario, nella persona dell’ex presidente facente funzione, Raffaele Coppola.

La proposta di mandare a casa consiglieri e assessori provinciali era stata avanzata dal membro del Governo Monti, il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri. Anche per questo gli esponenti del partito di Sibilia sembrano intenzionati, invece, a chiedere l’intervento dei magistrati del tribunale amministrativo. La posizione di lotta assunta dal Pdl in qualche misura ha costretto i democratici ad evitare di accostare la propria iniziativa politica a quella dei colleghi del centrodestra. Nel finale di campagna elettorale i messaggi che potrebbero arrivare agli elettori potrebbero, in qualche misura, influenzare il responso delle urne.

Una posizione ben differenziata, ancora una volta, è quella assunta dai consiglieri Carmine De Angelis, Franco Lo Conte, Francescantonio Rossi e Ciriaco Gelormini che ricorreranno al Tar per chiedere la revoca del commissario straordinario, Raffaele Coppola. Secondo Carmine De Angelis, che è anche docente di diritto pubblico, la nomina di Coppola non garantisce il principio di terzietà che, invece, dovrebbe caratterizzare un commissario.

Il Partito democratico ha comunque annunciato che non smetterà di vigilare sulla gestione di Palazzo Caracciolo, in particolare ora che tutti i poteri sono concentrati nelle mani dell’ex assessore tecnico della giunta Sibilia. In ogni caso la discussione intorno all’Amministrazione provinciale sembra destinata ancora a tenere banco, tra la ricerca di capri espiatori e le fantastiche giravolte di chi si contrappone in tribunale ai provvedimenti del Governo Monti mentre si impegna a ricercare il consenso per la sua lista di candidati alle politiche. Nella discussione in atto l’Udc non è pervenuta.