Ariano. Pronto soccorso, verso lo stato di agitazione
A giorni potrebbe scoppiare la bomba. Il pronto soccorso di Ariano Irpino sarebbe al collasso a causa della carenza di organico: soltanto 8 unità mediche a fronte delle 12 previste. Dunque, l’area emergenza dell’ospedale Sant’Ottone Frangipane, si regge sulla buona volontà di pochi medici dotati di spirito di abnegazione. Una situazione non più sostenibile, denunciata attraverso una nota inviata alla direzione del nosocomio. Continuando in questo modo, il pronto soccorso non potrà più garantire i turni. La Fp Cgil medici di Avellino fa sapere che a breve sarà proclamato lo stato di agitazione all’ospedale di Ariano Irpino. Intanto, sette medici del pronto soccorso, ieri pomeriggio, hanno chiesto il trasferimento in segno di protesta. Così l’arianese Pasqualino Molinario e Pasquale Pisapia, medici, rispettivamente segretario provinciale e responsabile aziendale della Fp Cgil medici di Avellino: “Dopo l’incontro con il direttore generale dell’Asl di Avellino, Sergio Florio, promosso dall’osservatorio sanità al comune di Ariano, vogliamo fatti concreti. Ma le rassicurazioni di Florio, a quanto sembra, sono state già smentite dagli indirizzi della regione Campania. Da palazzo Santa Lucia fanno sapere che non sarà possibile sbloccare il turnover. Il pronto soccorso dell’ospedale di Ariano vive una situazione di estrema criticità e non escludiamo la prossima proclamazione dello stato di agitazione. Oltre al blocco delle assunzioni, tutto fermo anche sul fronte dei fondi per le ore aggiuntive; quindi, ai pochi medici in servizio non viene pagato nemmeno lo straordinario. Ad agosto 2011 al personale medico sono state richieste delle ore aggiuntive e questo carico di lavoro non è stato pagato dall’Asl. Se la regione non prende provvedimenti, ci sarà un collasso della sanità e senza personale molti reparti sono esposti al rischio concreto di chiusura. Oltre al pronto soccorso, al Frangipane sono in affanno i reparti di chirurgia, ortopedia, dove oltre a carenze di organico mancano anche i primari, neurologia, radiologia, urologia-medicina, pediatria. Chiediamo l’immediato sblocco del turnover per le aree di emergenza. Il personale medico lavora in condizione di stress con un carico di lavoro enorme e questa situazione potrebbe compromettere il fondamentale rapporto di fiducia tra medici e pazienti. I camici bianchi non hanno alcuna colpa di questo stato di sofferenza, l’Asl dovrebbe organizzare al meglio il lavoro. Ovviamente sono bloccati anche gli investimenti in tecnologia: sono disponibili 4 milioni di euro per l’ospedale di Ariano che non possono essere spesi”. Molinario già nelle scorse settimane era intervenuto in maniera incisiva sulla questione sanità e in particolare sull’ospedale Sant’Ottone Frangipane. Il segretario della Fp Cgil medici di Avellino si era espresso così: “L’ospedale di Ariano è definito di secondo livello per l’emergenza sanitaria e quindi dovrebbero esserci alcune funzioni in grado di garantire al cittadino un soccorso di qualità. Tuttavia, mancano la risonanza magnetica nucleare, l’ecocolordoppler, l’incubatrice da trasporto. Il servizio di diagnosi e cura psichiatrica non è stato mai attivato, in neurologia addirittura non c’è il medico che assicura l’assistenza notturna, medici di altri reparti garantiscono questo servizio. Dunque l’ospedale di secondo livello muore perché vengono meno il personale e le strumentazioni tecnologiche. Così anche le strutture di Sant’Angelo e di Solofra” .( Flavia Squarcio- fonte Il Sannio Quotidiano- edizione Irpinia)