Rivoluzione Civile, Di Pietro: “Monti ha distrutto il lavoro”

di pietroE’ arrivato in ritardo il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, al centro sociale Samantha della Porta di Avellino. L’assalto di telecamere e taccuini lo hanno incoraggiato anche perché era a conoscenza che ad accoglierlo in Irpinia, dopo la scelta di rimuovere il commissario provinciale Gaetano Alvino, non ci sarebbero stati tutti i dirigenti del proprio partito. I malumori sono stati palesi anche perché non potevano non apparire evidenti le assenze degli ex consiglieri comunali di Avellino, Mirella Giova e Tony Cucciniello, e di tanti dirigenti dipietristi. La polemica tra il leader la base irpina del proprio partito sembra più che marcata. L’unico a comparire, nonostante la polemica con gli ex colleghi di partito oggi assenti, è stato l’unico consigliere eletto ad Avellino alle comunali del 2009 sotto il simbolo dell’Idv, Luigi Urciuoli. C’erano, invece, gli esponenti provinciali dei partiti che hanno composto la lista guidata da Antonio Ingroia a partire dal segretario provinciale del Partito della rifondazione Comunista Tony Della Pia e il verde Walter De Pietro. Presenti, come in tutte le iniziative politiche di questa campagna elettorale gli operai dell’Irisbus di Flumeri. L’ex pm di “Mani pulite” non poteva non essere oggetto delle domande delle tute blu e delle loro sollecitazioni a ricercare una qualche soluzione che possa vederli ritornare a lavorare.
“Dobbiamo distinguere chi fa parole sotto elezioni e chi ha fatto fatti in questi anni”. Ha aperto con queste parole Antonio Di Pietro l’incontro con i giornalisti, aggiungendo: “Ciò che noi abbiamo fatto insieme agli operai dell’Irisbus e di tante aziende in crisi è stato far sentire la nostra voce sia in Parlamento che nelle piazze. Non è colpa di Berlusconi, che se lo conosci lo eviti, ma è colpa di questo Governo Monti che per far quadrare i conti, invece, di andare a prendere i soldi che servono per rilanciare l’occupazione il lavoro, perché senza soldi non c’è il rilancio dell’economia, è andato a prendere i soldi innanzitutto dove non doveva prenderli. Tra i più deboli e più onesti, facendo pagare l’Imu anziché chiedere i soldi agli scudati fiscali, aumentando il costo del lavoro anziché mettere la tassazione sui grandi patrimoni, e soprattutto impegnando risorse per il rilancio attraverso soldi in incentivi, defiscalizzazioni, invece si sono comprati aerei da combattimento e sommergibili”. Ai cronisti che sollecitavano di conoscere quali erano i propri rapporti con il leader di Sel, Nichi Vendola anche egli in Irpinia davanti ai cancelli dell’Fma di Pratola Serra ha spiegato: “Alla fine di dicembre noi abbiamo depositato quattro referendum, due dei quali a difesa del lavoro. Uno per chiedere di essere riassunto se licenziato illegittimamente e l’altro per avere riconosciuto un mino sindacale, perché non c’è parità di trattamento tra chi va a trovare un lavoro e chi te lo offre. Lo voglio ricordare a Vendola che siamo andati insieme in Cassazione per depositare i quesiti, però quando sono andato a depositare le firme ero da solo. Usando il dialetto molisano dice: “Nun fare lu furbo”.
La conferenza è stata interrotta da una domanda di un operaio dell’Irisbus che ha chiesto quale sarà l’impegno dopo il voto, a cui Di Pietro ha risposto: “Vogliamo tornare in Parlamento proprio per affrontare i problemi dell’Irisbus e di tutte le altre aziende difficoltà, per mettere i lavoratori in condizione di avere un lavoro e guardare al futuro con fiducia. E’ necessario pensare a dei sussidi o a degli interventi normativi, per far si che le ditte o mantengono i livelli occupazionali o deve intervenire direttamente lo Stato”. E ha aggiunto: “Il piano nazionale trasporti l’ho fatto quando ero ministro, sia per le infrastrutture che per i trasporti. Poi è arrivato Berlusconi è ha bloccato tutto”. Il cittadino di Montenero di Bisaccia non poteva mancare di spiegare il progetto politico e il senso della lista capeggiata da Antonio Ingroia. “Rivoluzione Civile nasce perché con senso di responsabilità ci siamo messi insieme tutti quelli che dentro e fuori il Parlamento si sono opposti al governo Monti”, aggiungendo le ragioni dell’opposizione rispetto al Governo attualmente in carica: “Siamo contro il Governo Monti perchè con la riforma Fornero ha messo in ginocchio il mondo del lavoro. Quelli che dovevano andare in pensione non sono andati più, quasi un milioni di lavoratori, sia per i giovani che non realizzando i pensionamenti di conseguenza non hanno trovato un lavoro, sia quelli che sono né carne né pesce che prima li hanno mandanti in pensione e poi gliela hanno tolta. Il nostro obiettivo è di costruire un governo alternativo a Monti”. Rivolgendosi direttamente a Bersani dice: “Luigi, perché ti vuoi alleare con Monti? Casomai avrai anche i numeri in parlamento ma non potrai mai governare perché le distanze sui temi del lavoro sono enormi… Infine non poteva mancare di inneggiare l’intervento della giustizia nei confronti dell’ex premier: “Abbiamo denunciato Berlusconi alla Procura della Repubblica perché ha mandato una lettera agli italiani che sembra inviata dall’agenzia delle entrate”.