Politiche, Iannaccone: “Sosterremo De Luca”

arturo iannaccone a pietrelcinaE’ uno che non si arrende agli schiaffi che la politica spesso può dare in pieno viso. Nella vita bisogna attendersi prima o poi anche questo. Combattivo e determinato per poter segnare nuovi traguardi. Ma la vicenda delle Politiche ha cambiato molte cose. La prima? I rapporti con gli alleati e il voto che sarà indirizzato non al centrodestra ma ad un amico, un tempo avversario, con il quale ha intrattenuto “sempre rapporti cordiali”. Autonomia Sud farà voti per il Partito democratico. E da lì comincerà il percorso all’insegna – assai probabilmente – di un’alleanza di centrosinistra targata Amministrative, Regionali ed Europee.

Arturo Iannaccone già parlamentare, leader nazionale di Autonomia Sud e di Popoli Liberi spiega le ragioni della scelta e del suo futuro politico.

Autonomia Sud fuori dalla competizione delle Politiche. Più volte ha sviscerato le questioni in vari incontri con la stampa. Più volte ha rincarato la dose contro chi non ha mantenuto la parola data.

“Noi avevamo avuto un impegno da Berlusconi: apparentare la nostra lista e avere una posizione sicura qualora non avesse raggiunto il 2%. Ma Berlusconi ha preferito premiare i transfughi e chi non è radicato sul territorio. Mi sento di poter affermare che Berlusconi è un personaggio del tutto inaffidabile come del resto lo è Verdini”.

Al di là degli affondi, del risentimento lei ha sottolineato in più occasioni: andremo avanti in nome del radicamento sul territorio e all’insegna di altri obiettivi. Ma chi sosterrà in questa tornata elettorale? E’ ancora convinto di far voti per il centrosinistra?

“Oggi conserviamo il diritto ad esprimere il nostro voto. Lo daremo alla coalizione che  - appare più probabile – possa garantire la governabilità. Non c’è mai stata e non ci sarà mai indicazione di voto a favore della formazione pseudo centrista e a favore di chi ha deluso. Ho chiesto ai miei amici di sostenere la coalizione in grado di assicurare stabilità al Paese e la nostra immagine, facendo anche leva sul rapporto antico e personale di stima reciproca con Enzo De Luca con il quale ci siamo confrontati sempre in maniera civile”.

Dopo le Politiche alle porte le Comunali. In che modo e con chi vi alleerete?

“Saremo presenti con una nostra lista al Comune di Avellino e in tutte le realtà dove si voterà. Continueremo a portare avanti il cartello Popoli liberi che, a differenza del leghismo rozzo e secessionista, punta a dare voce ai territori. E’ la vera risposta all’antipolitica. Le prossime tappe saranno le elezioni europee e quelle regionali: le nostre liste di fatto già sono pronte. Saremo alternativi a Caldoro, al suo metodo sciatto e inconcludente. Siamo per una Regione capace di dare risposte a tutti i territori senza penalizzare l’Irpinia e il Sannio. Ci faremo carico di una proposta alternativa”.

Un attacco al governatore Caldoro che è apripista di nuovi scenari: Autonomia  Sud con chi stringerà il patto alle prossime Regionali?
“Guarderà a chi organizzerà il fronte alternativo perché la giunta Caldoro non ha saputo gestire i fondi europei, ha smantellato l’assistenza sanitaria chiudendo i piccoli ospedali, costringendo i campani a curarsi altrove… E’ stata un disastro. Credo che la giunta Caldoro abbia i giorni contati. Non potranno vivere a lungo considerato che Pdl e Udc si sono affrontati in campagna elettorale. Lo stesso Caldoro dovrebbe dimettersi prendendo atto del fallimento amministrativo e legislativo nonché del decadimento morale che è sotto gli occhi di tutti. La maggioranza non esiste più a meno che non si voglia restare insieme per un mero patto di spartizione di poltrone”.

Iannaccone e i suoi fedelissimi potrebbero rinnovare la fiducia al Pd anche in occasione del rinnovo dell’organigramma di Palazzo Santa Lucia?

“Siamo un partito del territorio e saremo l’unico partito del Sud anche perché Micciché e Lombardi sono personaggi atipici che hanno costruito partiti che servono solo a garantire rendite di posizione per se stessi e qualche amico”.

Anche lei è convinto, come ha ribadito Giuseppe De Mita, che dopo il 26 febbraio tutto cambierà?
“Sì. Caldoro sarà costretto a dimettersi anche sotto la spinta di tanti problemi irrisolti (Comuni che non ricevono supporto e tanto altro). Tra l’altro, rispetto a queste emergenze il presidente è sempre più chiuso nel suo bunker dopo aver vinto la sua battaglia contro Cosentino. Ritengo che la giunta già all’indomani del voto dovrebbe dimettersi. Del resto, se guardo all’evoluzione della politica italiana ritengo che Udc e Pdl siano incompatibili. Per questo i centristi dovrebbero togliere la fiducia a Caldoro. Diversamente sarebbe un grave danno alla Campania e sarebbe l’ulteriore dimostrazione che questi partiti stanno insieme per un accordo di potere. Sono convinto della serietà delle dichiarazioni di De Mita: ci sarà la resa dei conti”.

“Come unica forza del Sud – continua Iannaccone – puntiamo a dare vita ad una coalizione che sia alternativa alla giunta Caldoro e al centrodestra. Apriremo un confronto anche con il centrosinistra ma se i programmi non ci dovessero convincere non ci spaventa la battaglia solitaria. Anche al Comune di Avellino presenteremo il nostro candidato, la nostra lista e una o più liste civiche. Insieme decideremo chi sarà il candidato sindaco e sicuramente prenderemo più voti del Pdl”.

Lei sicuramente ha già le idee chiare su chi dovrà essere il candidato sindaco. La riserva quando sarà sciolta?

“Sceglieremo il nostro candidato subito dopo le elezioni per restituire decoro dopo la disastrosa esperienza della seconda giunta Galasso che ha lasciato Avellino in balia di tante emergenze: una città depressa, demotivata e senza energia vitale. Punteremo molto sulle elezioni amministrative di Avellino per ricostruire il ruolo della città in ambito regionale. Galasso, obnubilato dalle sue ambizioni, ha fatto andare alla deriva la città. Ora spetta agli avellinesi scendere in campo, impegnarsi per il capoluogo. Sono nato ad Avellino, ho fatto politica nella mia città, ritengo di conoscerla molto bene e non disdegno di dare il mio contributo”.

Lo darà da protagonista o dietro le quinte?
“Deciderò insieme agli amici ma non ritengo di candidarmi da sindaco perché vorrei dare una spinta dall’esterno. Credo di aver contribuito a migliorare molte proposte. Quell’amministrazione Di Nunno, per merito della maggioranza e dell’opposizione, ha consegnato un lascito importante. Per questo ritengo fondamentale svolgere il ruolo di consigliere. Lo spirito è mettermi al servizio della comunità e risolvere i tanti problemi che restano ancora sul tappeto (Eliseo, Mercatone, Piazza castello, Tunnel…)”.

Quali le prime azioni da mettere in campo per concretizzare un tale obiettivo?

“Dare impulso ad una funzione analoga all’Università: un grande polo di ricerca. Abbiamo gli spazi, i luoghi, l’ambiente adatto. Potrebbe nascere nell’ambito del Maffucci, della struttura di viale Italia… Da assessore regionale alla Ricerca scientifica mi adoperai per l’acquisto dell’Istituto centro alimentazione perché ritenevo e ritengo che la ricerca applicata possa anche migliorare la produzione industriale; far partire nuove imprese e dunque l’economia”.

Un modo per dire: è da qui che bisogna ripartire.

Amministrative, ma potrebbe anche allearsi con Udc e Scelta civica?

“Faremo alleanze credibili. Saremo aperti a tutti. Il programma farà la differenza. Certo, l’ultima scelta sarà il Pdl perché le ferite sono aperte e soprattutto perché questo Pdl guidato da Sibilia è alla disfatta. Sibilia ha ritenuto che l’amministrazione provinciale fosse proprietà privata tanto da condurla allo scioglimento pur di garantirsi la candidatura in Parlamento. Si è avviato un dialogo positivo con Enzo De Luca, verificheremo se ci saranno le condizioni per una collaborazione alle prossime Amministrative. Noi abbiamo la forza di esprimere un nostro candidato sindaco e non ci rinunceremo. Non abbiamo chiesto nulla in cambio. Non comprendo le critiche di qualcuno che ha parlato di presunta incoerenza. A noi è accaduto di non aver trovato corrispondenza da parte del Pdl rispetto ad impegni assunti in modo solenne. Per questo abbiamo favorito indicazioni opposte in nome di una prospettiva di governo stabile ed efficiente e all’insegna di proposte di legge che vorremmo fossero approvate”.

Iannaccone e il futuro politico…
“Per quanto riguarda le Amministrative ritengo di dover svolgere il ruolo che mi compete e non mi tirerò indietro rispetto ad un impegno diretto non necessariamente di candidato sindaco. Credo che la serietà con la quale ho fatto politica mi consentirà altre opportunità, altrimenti accetterò funzioni diverse proprio per la grande passione che ho per la politica. Fermo restando che credo al ricambio. Giungerà anche il momento di cedere il testimone”.

Fonte il Sannio quotidiano edizione Irpinia, Teresa Lombardo